lunedì 9 dicembre 2013

RMC …quando la Gran Class diventa un optional!

Sembra proprio che a radio Monte Carlo la Gran Class sia ormai un lontano ricordo e che l’emittente monegasca non perda occasione per cercare di allontanare da sé i propri fedelissimi ascoltatori, pensando più a cancellare i commenti che gli stessi postano sulla sua pagina facebook piuttosto che a dare risposte alle domande del tutto legittime che vengono postate sotto i post pubblicati sulla pagina.
Della gestione fallimentare in termini di consensi della pagina social di RMC abbiamo già dato conto senza peraltro che nessuno abbia eccepito nulla sui numeri riportati nel pensierino RMC ...quando per vincere fai autogol “, oggi ci piace sottolineare il comportamento di chi gestisce o monitora la pagina facebook in merito ai commenti che da qualche giorno a questa parte vengono postati dagli ascoltatori in merito alla richiesta di notizie sulla mancata messa in onda della “ canzone natalizia “ personalizzata.
E così mentre Radio Deejay la cui pagina facebook conta 1.121.748 ” mi piace “ ha sentito il bisogno di dedicare ai propri ascoltatori la canzone di Natale Comunque auguri “ dando la notizia sulla propria pagina social il 6 dicembre con un post che ha collezionato : 1404 condivisioni, 6438 mi piace e 581 commenti, RMC sulla sua pagina che conta poco più di 90.000 “ mi piace “ che cosa fa? Cancella i commenti degli ascoltatori che richiedono notizie sulla canzone di Natale!!!
Non più tardi di ieri pomeriggio, nel periodo in cui era in onda il buon Bragatto, su uno dei due post che sono stati pubblicati ( ottenendo 14 commenti – si avete letto bene, 14 commenti ) nelle 4 ore di programmazione pomeridiana, il cancellatore folle ha pulito la pagina da un commento di un ascoltatore che richiedeva notizie su quale fine avesse fatto la canzoncina per l’ormai imminente Natale.
Non ho la più pallida idea se l’ UCAS ( Ufficio complicazioni affari semplici ) che opera h24 a RMC abbia predisposto la realizzazione o meno per quest’anno della canzone di Natale, ma ho avuto modo di sentire quella approntata da Radio Deejay e l’ho trovata molto carina e soprattutto ho colto un qualcosa di particolare che traspare nel mentre la si ascolta … e la parola che mi sovviene è “ armonia “.
Quell’armonia necessaria per dare ad un prodotto sia pure commerciale quell’impronta di familiarità capace di trasmettere al proprio pubblico un sentimento di affetto e vicinanza per una festività particolare come solo il Santo Natale sa essere.
Non me ne vogliano gli speaker di RMC ma credo che in un momento dove tutti dovrebbero remare nella stessa direzione per tentare di risollevare l’emittente per cui lavorano, non li vedo proprio (mentre  alcuni di loro si limitano unicamente a coltivare il proprio orticello) intenti ad esibirsi tutti insieme per confezionare una canzoncina da dedicare ai propri ascoltatori, non fosse altro perché il capitano non ha il controllo del proprio equipaggio … ben felice però di essere smentito già da domani mattina!

Doubleg


venerdì 6 dicembre 2013

Buongiorno, signora maestra!

Capita che a seguito della chiusura dei settori Nord e Sud dello Juventus Stadium, decisa dal giudice sportivo a causa di cori razzisti, la Juventus avanzi la proposta accettata dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), di ospitarvi i bambini.
Capita che nasca così l’iniziativa GIOCA CON ME...TIFA CON ME, legata ai due progetti “Premio Un Calcio al Razzismo” e “Gioca con me”, realizzati da Juventus Football Club, Centro UNESCO di Torino e Juventus Soccer School.
Capita che l’iniziativa “Gioca con me…tifa con me” significhi l’apertura dello stadio a 6.400 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie e delle scuole calcio in occasione della partita Juventus-Udinese di domenica 1 dicembre; iniziativa che si svolge con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Capita che durante la partita Juventus – Udinese  a cui stanno assistendo i bambini “ premiati” e convocati per assistere ad una giornata di sport, nello specifico di quello sport che pure loro praticano, un intero settore di questi bambini non trovi di meglio che insultare con una parolaccia il portiere avversario per l’intera partita ogni qualvolta si appresti ad effettuare il rinvio dalla sua porta.
Capita che nessuno degli accompagnatori dei bambini abbia sentito il bisogno di intervenire per porre fine a uno spettacolo degno del peggior tifoso adulto.
Capita che in una Italia, dove l’educazione sta diventando ogni giorno che passa sempre di più un optional, dei bambini riescano ad imparare e mettere in pratica alla prima occasione che gli si presenta il lato peggiore dell’essere tifoso senza che nessuno mai li abbia istruiti in tal senso, quasi come a dimostrare che l’intolleranza possa essere un fattore naturale insito dentro ognuno di loro.
Capita che a questi bambini che partecipano a progetti realizzati dalla società sportiva di riferimento e dal Centro Unesco di Torino nessuno, a quanto sembra, abbia mai letto e spiegato quanto riportato sul sito www.unesco.org : “La pratica dello sport è uno strumento riconosciuto per la promozione della pace, in quanto ignora le frontiere geografiche e classi sociali...Lo sport è un potente strumento per rafforzare i legami e le reti sociali, e per promuovere gli ideali di pace, fraternità, solidarietà, non violenza, tolleranza e giustizia".
Capita che chi scrive sia fermo ad un’idea di calcio che era quella dei Rivera e dei Mazzola, giocatori che furono per la loro squadra autentiche bandiere e che riuscirono a trasmettere ai ragazzini che li tifavano l’amore per i colori di una maglia, amore che veniva prima di ogni altra cosa e che presupponeva il rispetto sempre e comunque dell’altro, anche quando l’altro si chiamava “ avversario”.
Capita che sempre chi scrive abbia festeggiato la propria Comunione ricevendo in regalo la maglietta della squadra del cuore e portandola a scuola per farla vedere ai compagni di classe, prima di entrare in classe si rivolgesse alla propria maestra dicendole : “ Buongiorno, signora Maestra … posso far vedere ai mie compagni la maglietta ricevuta in regalo? “.
Ecco, senza andare a scomodare psicologi od educatori penso che la spiegazione di quanto accaduto domenica sugli spalti del Juventus Stadium stia tutta in quel “ Buongiorno, signora Maestra “ di lontana memoria, oggi sostituito in buona parte delle scuole elementari da un confidenziale “ Ciao Maria o Francesca  o Luisa che sia “.

Doubleg


giovedì 28 novembre 2013

Berlusconi … è morto il Re, evviva il Re!

Se qualcuno pensa che quanto è successo ieri nell’aula di Palazzo Madama abbia consegnato Berlusconi al dimenticatoio della politica si sbaglia di grosso e ancora una volta la sinistra ha dimostrato di non avere la necessaria lucidità per saper trarre il massimo vantaggio politico da un evento epocale che potrebbe al contrario alla lunga trasformarsi in uno spiacevole boomerang.
Sì, perché la bramosia con cui il PD ha voluto chiudere a tutti i costi la vicenda della decadenza di Berlusconi consegnerà alla storia l’uomo di Arcore come una vittima, ma soprattutto gli permetterà di trarre nuovo slancio per poter preparare in assoluta libertà la prossima campagna elettorale che lo vedrà nuovamente protagonista.
Non sarà certamente un seggio da senatore, per un uomo che gode di ingenti patrimoni e di una visibilità mediatica straordinaria, a frenarne l’impegno politico ma anzi la decadenza gli permetterà di fare quadrato con i suoi fedelissimi ma soprattutto con i suoi milioni e milioni di elettori.
Non ho particolare simpatia per Berlusconi, non l’ho votato come non ho votato nessun altro candidato premier alle ultime elezioni, perché nessuno dei loro programmi aveva suscitato il mio interesse, e oggi sono pienamente soddisfatto di quella scelta.
Che su Berlusconi ci sia stato in tutti questi anni  una sorta di accanimento giudiziario è un fatto chiaro non solo ai suoi elettori ma anche alla stessa classe dirigente della sinistra e che poi lui ci abbia messo del suo ( vedi il caso Ruby ) per aiutare quei magistrati che lo hanno indagato è cosa altrettanto pacifica.
Quello che non torna, o meglio che è inaccettabile in questa vicenda è il metodo con cui si è realizzata; è quel volerlo far fuori a tutti i costi presto e subito, arrivando perfino a stravolgere il regolamento del Senato, passando dal voto segreto a quello palese che fa capire che dietro questa decadenza c’è una precisa regia.
Sarebbe bastato infatti attendere un mese o poco più per vedere Berlusconi  decaduto in automatico nel momento in cui scattando l’interdizione dai pubblici uffici il Senato ne avrebbe dovuto prendere semplicemente atto e quindi di fatto dichiararlo decaduto.
Che vi sia una precisa regia dietro questa epurazione lo dimostra il fatto che ieri in aula erano presenti per il voto tutti e quattro i senatori a vita (Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Carlo Piano e Renzo Piano – quest’ultimo mai visto prima in aula - ) nominati recentemente dal Presidente Napolitano che sembra oggi più che mai aver trasformato il suo settennato bis in una Monarchia Presidenziale; la presenza dei senatori a vita ( che dovrebbero essere persone super partes ) è apparsa più che altro un reverente omaggio a Napolitano, visto che sarebbe stata buona norma per loro astenersi su una votazione che riguardava un senatore che conti alla mano ha governato l’Italia più a lungo di De Gasperi.
Che dire poi di un Governo che si regge sull’appoggio di una trentina di senatori che hanno girato le spalle a Berlusconi non  per dare un futuro certo e sereno agli italiani, ma solo ed unicamente per un gioco di poltrone.
Ma quello che è veramente paradossale in questa vicenda è che si vota in velocità la decadenza da senatore della Repubblica di un pregiudicato ( come certi estremisti lo hanno bollato ) che per assurdo è uno dei più grandi contribuenti dello Stato italiano, in termini di tasse versate, mentre sui giornali non passa giorno che si dia conto della rimborsopoli che vede implicati centinaia di consiglieri regionali ( di ogni schieramento politico ) da nord a sud che anno dopo anno sembrerebbe abbiano sperperato centinaia di milioni di euro di soldi pubblici per acquistare indebitamente di tutto e di più!
Sarà solo un’impressione  ma chi ieri ha intonato il de profundis per il Re “deceduto politicamente” , oggi nella sala delle commemorazioni non troverà  la salma ma un cartello con scritto : non disperatevi …Torno Subito!

Doubleg




lunedì 25 novembre 2013

Calabria … quell’Italia che non c’è!

Il recente disastro che ha interessato la Sardegna ha focalizzato l’attenzione di tutti i media a livello nazionale e ha relegato nel dimenticatoio quanto in contemporanea è accaduto in Calabria, tra le province di Catanzaro,Crotone e Vibo Valentia con il capoluogo di regione colpito da un pauroso nubifragio.
Secondo i dati forniti da ARPACAL la forbice delle precipitazioni va dai 206 mm. caduti a Pagliarelle (KR) ai 140 di Catanzaro, passando attraverso i : 201 di Albi (CZ), 194 Cotronei (KR), 183 Serra San Bruno (VV), 180 Soveria Simeri (CZ), 177 Gimigliano (CZ), 175 Petronà (CZ), 164 Catanzaro - Sant'Elia Janò.
In buona sostanza nell’arco delle 24 ore sono caduti un po’ ovunque dai 100 ai 200 mm. di acqua, un quantitativo capace di mettere in ginocchio qualsiasi centro abitato, seppur inferiore della metà rispetto alle precipitazioni che hanno riguardato la Sardegna dove si sono registrati oltre 440 mm. nelle 24 ore, ma con una forte concentrazione nello spazio di poche ore, una sorta di muro d’acqua.

Catanzaro ha vissuto momenti difficili con case allagate, strade che sembravano autentici fiumi in piena e spesso inagibili, il tutto aggravato dalla rottura dell’acquedotto, fatto questo che ha lasciato l’intera città senza acqua per più giorni, e la situazione ad oggi non è ancora rientrata nella normalità tanto che le scuole di ogni ordine e grado continuano a rimanere chiuse.
In tutto questo caos generato da eventi atmosferici imprevedibili ma pur sempre annunciati con il dovuto preavviso da chi gestisce le previsioni meteo hanno brillato iniziative di carattere privato, come quella del presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno che ha messo a disposizione oltre 30 autobotti impiegati dagli allevatori per il trasporto latte, per portare acqua potabile nelle zone ancora a secco, o quella dell’imprenditore Cristofaro, titolare di ‘Acqua Calabria’ che ha fornito gratuitamente 15 mila bottiglie d’acqua minerale da distribuire ai cittadini.
Quello che ha dell’incredibile in questa vicenda è l’assoluta mancanza di informazione da parte dei media nazionali che nei principali telegiornali non hanno dato notizia di quanto stava accadendo in un territorio devastato dalla quattordicesima alluvione negli ultimi sei anni.
Le notizie hanno cominciato a circolare a livello nazionale solo dopo l’interessamento della cantante Fiorella Mannoia che ha pubblicato sulla sua pagina facebook alcune foto di quanto stava accadendo in Calabria.
Oggi a disastro avvenuto le Istituzioni locali invocano che sia fatto un forte pressing da parte della Regione sul Governo nazionale affinchè vengano inviate le risorse necessarie per rimettere in piedi un territorio che ancora una volta si trova in ginocchio.
   
Non conosco il Presidente Scopelliti e non ho notizie sul suo modus operandi nella gestione della Regione Calabria, ma  l’averlo visto partecipare sabato pomeriggio alle ore 18 a Roma alla presentazione del Nuovo Centro Destra mi ha fatto capire che se un Presidente di Regione nel momento in cui il capoluogo della Regione da lui amministrata è in pieno marasma trova il tempo per fiondarsi a Roma per svolgere attività di natura strettamente politica allora forse qualcuno dovrebbe interrogarsi sul perché i media non abbiano rimbalzato con la dovuta intensità le notizie relative al disastro in Calabria, cominciando con il chiedersi se le notizie siano state trasmesse nei modi e nei tempi giusti proprio dagli organi competenti della Regione.

Doubleg

domenica 24 novembre 2013

E' uscito il nuovo libro di una grande donna... Anna Marchesini


Nel libro vi sono nove racconti a forte carica umoristica in cui la narrazione esalta aspetti microscopici talvolta invisibili dell’esistenza, insospettabili trame, elementi irrilevanti eppure capaci di ribaltarne il racconto. In quasi tutte queste storie esiste un imprevisto trascurabile, un tarlo, un insetto che si insinua sornione nella trama, si intrufola, si accomoda, si incista, si nutre al buio, fa la tana, corrode, si ingrassa, prolifica, crepa e deflagra sino a provocare il ribaltamento della trama e costringere la storia a riscrivere il finale.
Mentre ci disponiamo ad osservare il disegno che incessantemente la vita traccia sulla tela dei personaggi, nel momento in cui giriamo il quadro scopriamo che un qualche diavolo di inaccessibile vizio, una sequela di accenti di cui non ci siamo accorti, uno scivolone, una carezza involontaria, una luce accesa nella casa di fronte, hanno mutato del tutto la scena.
E così a cucire le trame dei destini della vita ma anche della morte è un filo invisibile di fulminee irrilevanze, moscerine appunto in grado di travolgere gli eventi e di precipitare i personaggi da situazioni sentimentali in disgrazie irresistibilmente comiche o così indicibilmente tragiche da sfiorare la farsa.
Non può darsi che all’origine della Terra sia stata la lenta e irriducibile ascesa di un pidocchio al trono e che il Big Bang sia stato scatenato nell’attimo in cui il pidocchio poggiò il suo puntiforme deretano sull’intoccabile velluto che ahinoi! mascherava il caos?



Anna Marchesini è attrice, autrice e regista teatrale. Insieme a Solenghi e Lopez ha dato vita al celebre Trio.
Tra i suoi ultimi spettacoli, La cerimonia del massaggio di Alan Bennett, Le due zittelle di Tommaso Landolfi e Giorni felici di Samuel Beckett.
Insegna all’Accademia d’Arte Drammatica.
Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il terrazzino dei gerani timidi.


Moscerine è edito da Rizzoli

martedì 12 novembre 2013

RMC … quando lo speaker va in TILT!

Mai più avrei pensato che sarebbero bastati due pensierini della sera  e una decina di commenti di fedelissimi ascoltatori di RMC a mandare completamente in TILT uno speaker dell’emittente monegasca, quello Stefano Bragatto che passerà alla storia non tanto per la sua voce per altro impostatissima o per la sua bravura alla conduzione ma più che altro per essere il Comunardo Niccolai della radiofonia italiana ( o meglio l’uomo degli autogol ) nonché il novello censore e bannatore degli ascoltatori di RMC.
Le gesta di questo speaker sui generis sono state narrate nel pensierino del 1 ottobre RMC ...quando per vincere fai autogol e in quello del 18 ottobre  RMC ... dove la censura è di casa! ( che consiglio di leggere per avere un quadro completo dell’intera vicenda ).
Uno speaker a cui piace spettegolare dei suoi colleghi ( in camera caritatis ) o che peggio ancora non li difende sul suo Blog personale ( tempestivamente chiuso ) quando vengono licenziati in tronco come raccontato dal sito Radiomusicsmile  nell’articolo del 30/03/2009 dal titolo “ Stefano Bragatto e alcuni commenti sul licenziamento di Mauro Pellegrino eJackie “ o come sottolineato da un lettore del pensierino che racconta “proprio Bragatto, colui che sul suo blog consentì ad alcuni lettori senza colpo ferire , quando se ne andarono dini e lester , di dare della m... a max venegoni, dell'elefante a valli, della pazza a jackie e di dire che luisella dovrebbe stare a casa a fare la maglia “.
Succede poi che sulla pagina Storditamente per una Radio di Gran Class giovedì 7 novembre venga pubblicato un post molto carino, una sorta di giochino in cui ipotizzando di fare una gita sociale con tutti gli speaker di RMC e avendo qualche burlone tolto un posto a sedere dall’autobus, si chiede agli ascoltatori chi vorrebbero lasciare a terra.
E’ evidente che gli ascoltatori più vicini alla pagina che sanno quale comportamento abbia tenuto il buon Bragatto nei confronti della pagina e della sua amministratrice, indichino in Bragatto lo speaker da lasciare a terra, ma altri ascoltatori tra cui alcuni frequentatori abituali della pagina esprimono commenti diversi indicando i nomi di altri speaker da non portare in gita.
Questo fatto deve aver mandato del tutto in TILT il Comunardo Niccolai dell’etere che animato da un vero e proprio impeto irrefrenabile sembrerebbe irrompere sulla pagina di Storditamente attraverso due fake di indubbia originalità ( Mario Rossi e Alessandro Grimaldi ) i quali non solo sviolinano consensi a cascata sullo speaker Bragatto ma uno di loro, tal Alessandro Grimaldi ( una sorta di neo “ Principino “ ) andrà con i suoi commenti, pedissequamente,  a ricordare ad ogni singolo ascoltatore che ha votato l’uscita di Bragatto dall’autobus i giudizi lusinghieri che avevano espresso su di lui in precedenti sondaggi fatti sulla pagina.
Nel giro di poco più di 15 minuti una zelante ascoltatrice “ novella 007 “ smaschera apertamente i commenti dei fake con il risultato che nel giro di pochi minuti i commenti di Mario Rossi e del Principino Alessandro Grimaldi spariscono dalla pagina e il buon Bragatto non trova di meglio che segnalare a facebook i commenti a lui contrari come violazione della privacy con la conseguenza che gli estensori dei commenti ( commenti del tutto normali ) vengono bloccati da facebook per svariate ore, e tra le persone bloccate risulta esserci anche l’amministratrice della pagina Storditamente.


Restano a futura memoria di questa spiacevole vicenda gli screenshot che una ascoltatrice ha provveduto ad inviarmi e che giustificano la pubblicazione di questo pensierino, nonchè quelli relativi a tutti i commenti di Grimaldi e Rossi.
Ho scambiato in passato alcuni messaggi con il buon Bragatto, al tempo dei primi sondaggi che effettuò la pagina Storditamente e mi complimentai con lui per l’enorme seguito che sembrava avere e per l’aver in qualche modo contribuito a rendere più interessante, con la pubblicazione di alcuni gadget vintage, quella pagina che io ritengo essere un vero e proprio fiore all’occhiello per la radio di Gran Class.
Oggi a fronte di quanto è successo ne prendo le distanze e non potrebbe essere diversamente perché mai e poi mai potrà avere la mia approvazione chi utilizza la censura per togliere ad un essere umano la propria libertà d’espressione.
Ritengo inaccettabile ogni e qualsiasi forma di censura, tanto che in occasione della “ querelle” nata tra RMC e qualche centinaio di ascoltatori ai tempi dell’arrivo di Platinette non esitai un attimo a mettere a disposizione la pagina di questo Blog per permettere agli ascoltatori bannati da RMC di poter esprimere la loro opinione su quell’incresciosa vicenda.
Del resto Bragatto ha nel suo entourage di amicizie proprio alcuni di quegli ascoltatori che furono bannati da RMC e mi fa specie che oggi lui usi gli stessi sistemi per i quali manifestava solidarietà in allora ai suoi amici che ne furono colpiti, ma non mi meraviglio più di tanto poiché Bragatto ha nel buon Di Maggio il suo mentore e Maestro, quel Di Maggio che da amministratore della pagina di Si Salvi Chi Può tiene costantemente bannato il sottoscritto e ilpensierinodellasera da oltre un anno dalla pagina di quel programma che nel frattempo mi sembra voglia chiamarsi “ Si Salvi Signò ”.
Quello che mi piace sottolineare non è tanto il fatto di utilizzare o meno un fake, non mi scandalizzo di certo perché per un giornalista esistono gli pseudonimi,  ma il fine per cui vengono utilizzati, per creare consenso verso la propria persona e questo spiega i risultati anomali di certi sondaggi iniziali pubblicati sulla pagina Storditamente.
Del resto domenica pomeriggio nei tre post pubblicati sulla pagina di RMC durante l’orario di conduzione di Bragatto dalle 14 alle 18 sono apparsi in totale 22 commenti e questo la dice lunga sull’appeal del conduttore che nel frattempo magari avrà smesso ( visto che è stato smascherato ) di mandare messaggi a raffica, la domenica, agli ascoltatori con scritto ( è disponibile lo screenshot ) : * Ciao … aspetto il tuo “ mi piace “ o un commento nel post con il Braghy sulla pagina fb di RMC  *.
Ma tornando a uno dei primi sondaggi fatto da Storditamente  in cui si chiedeva agli ascoltatori di indicare il loro speaker preferito, oggi alla luce di quanto è emerso appare del tutto irreale che Bragatto abbia potuto raccogliere tante preferenze quasi al pari della mitica Luisella, perché sarebbe un po’ come se dovendo nominare il calciatore italiano in corsa per il pallone d’oro venisse nominato Siligardi del Livorno anziché Andrea Pirlo.
Mi auguro che quanto prima la Direzione di RMC provveda a fare quello che avrebbe già dovuto fare dagli inizi di ottobre e cioè staccare la spina, un po’ come si faceva una volta con i flipper quando andavano in TILT!
Ma si può lasciare la gestione di una pagina social di una radio come RMC nelle mani di uno speaker che non accetta alcun tipo di critica o peggio ancora banna una pagina che raccoglie 1250 aderenti e non ancora contento richiede a facebook di bloccare questo o quell’ascoltatore di RMC che si è permesso in un giochino di farlo scendere dall’autobus!
Possibile che la direzione di RMC sia l’unica a non accorgersi dell’uso personale che viene fatto di una pagina social pubblica quando ormai se ne sono accorti la stragrande maggioranza degli ascoltatori  che non si riconoscono più in una pagina che pubblica di tutto e di più meno quello che veramente interessa agli ascoltatori : il post da commentare relativo al programma che stanno ascoltando!
Cui prodest tutto ciò? Agli ascoltatori no di certo, e  allora sarebbe opportuno staccare la spina finchè si è in tempo perché il primo imperativo per una radio che perde ascoltatori ciclicamente ad ogni rivelazione dati è quello di cercare nuovi ascoltatori e non quello di bannare quei pochi che ha.

Doubleg



venerdì 8 novembre 2013

RMC … i dati d’ascolto fanno lanciare il Si Salvi Chi Può… è naufragio!!!

Ogni volta che mi accingo a consultare le tabelle dei dati d’ascolto rilasciate da Radio Monitor ho sempre la recondita speranza di vedere nella casella riservata a Radio Monte Carlo un piccolo segnale che possa far ben sperare per il futuro di quella che fu la Radio di Gran Class, e scrivo che fu prendendo a prestito un commento rilasciato su facebook  non molto tempo fa da uno degli ex speaker storici dell’emittente monegasca che si chiedeva se fosse ancora giusto accomunarla  “ a quale  Class “?
Ma anche questa volta, i dati resi pubblici da Radio Monitor martedì 5 novembre e relativi al periodo settembre 2012 - settembre 2013, confrontati con quelli del 1° semestre 2013 fanno registrare un ulteriore pesante calo di ascolti dell’emittente monegasca che perde ben 48.000 ascoltatori.
Poco importa se questa perdita può essere contestualizzata in un quadro generale che fa segnare un brusco calo degli ascolti radiofonici, dove in Italia a quanto pare gli ascoltatori sono scesi di circa un milione di unità, per la precisione 918.000 persone sembra non prediligano più la radio come mezzo di ascolto.
Il dato che riguarda RMC è ormai un dato consolidato nel tempo e rivelazione dopo rivelazione le tabelle ci mostrano impietosamente come quel che rimane della gloriosa radio dei tempi che fu sia ormai saldamente all’ultimo posto tra le Radio italiane a livello nazionale, superata addirittura da una radio a carattere regionale come Radio Subasio.


Ma il vero dato rivelatore della pochezza del proprio “ appeal “ verso gli ascoltatori RMC lo fa vedere nella rivelazione relativa agli ascoltatori in ascolto nel quarto d’ora medio giornaliero, dove in tre differenti rivelazioni a distanza di tempo non va oltre una forbice compresa tra i 92.000 e i 98.000 ascoltatori.
Questo dato è molto significativo perché in pratica rivela quanti ascoltatori stanno ascoltando un’emittente radiofonica nello spazio temporale di un quarto d’ora per l’intero arco della giornata, per dar modo di capire a chi deve investire in pubblicità su quanti ascoltatori di media possono ascoltare un messaggio pubblicitario lanciato in una qualsiasi fascia oraria.
In questa rivelazione RMC oltre ad essere battuta da Radio Maria e Radio Subasio, vien pure superata da Radio Zeta, una radio territoriale della provincia di Bergamo.


Ma dalla recente rivelazione a uscire con le ossa rotte non è la sola RMC ma l’intero gruppo Finelco che fa registrare una flessione totale di 211.000 ascoltatori che vuol dire in pratica che con le sue tre ammiraglie il gruppo da solo copre una perdita di ascolti pari quasi al 25% dell’ intero calo a livello nazionale.
Ho cercato più volte di trovare una spiegazione logica per poter commentare dati che si commentano da soli e oggi a ben vedere mi viene da sorridere se penso ad alcuni commenti postati da qualificati speaker che annunciavano con rulli di tamburo di poter registrare per il proprio programma un aumento considerevole degli ascolti.
Sarei veramente curioso di poter conoscere da quale cilindro magico possano essere uscite tali anticipazioni, visti i dati appena pubblicati e tenuto soprattutto conto del fatto che nelle rivelazioni rilasciate non si fa alcun cenno a dati rilevati per fasce orarie.
Ironia della sorte proprio il programma che vantava un notevole incremento dei propri ascolti diventa il vero protagonista di questa terza tranche di rivelazioni perché visti i risultati definitivi per RMC è proprio il caso di lanciare il Si Salvi Chi Può! perché siamo in presenza di un vero e proprio naufragio.


Doubleg

martedì 5 novembre 2013

Siamo tutti un po' Tafazzi...

Ve lo ricordate il buon Tafazzi che circa un ventennio  fa Giacomo Poretti  portò in Tv in occasione del programma televisivo Cielito Lindo, per poi consacrarlo nel’95 in Mai dire Gol.
Oggi a distanza di tanti anni un personaggio del genere è oltremodo  attuale tanto che  in questa Italietta che viviamo quotidianamente viene quasi spontaneo affermare che in fondo in fondo siamo un po’ tutti dei Tafazzi.
E non potrebbe essere diversamente in un’Italietta  che la domenica pomeriggio in televisione  riesce a portare a galla ancora una volta la Costa Concordia, ma non è l’immagine del relitto ad essere sbattuta con veemenza nelle nostre case ma bensì il Comandante e la Ballerina che uno da Giletti nell’Arena e l’altra da Barbara D’Urso in Domenica Live si rendono protagonisti, complici di chi l’ha ideata, di una brutta pagina di televisione, che sa unicamente di pruriginoso e di morbosità.
Ma se poi vai a vedere i dati di ascolto dei due programmi, ecco che spuntano 5,2 milioni di italiani ( 3,4 mil. per l’Arena e 1,8 mil. per Domenica Live ) pari a uno share totale del 29,5% ( più di un italiano su quattro) che erano sintonizzati sui due programmi di approfondimento della domenica pomeriggio.
E che dire degli oltre 4 milioni e 400 italiani che la sera prima hanno assistito alla performance “ tutta da ridere “ di Anna Oxa in Ballando sotto le stelle, dove pur non avendo di fatto ballato nella seconda prova è stata ammessa alla prossima puntata grazie al televoto! ( ma chi l’avrà mai votata, visto la tragicomica sparata che ha mandato in scena ).
Ma siamo dei Tafazzi anche quando non riusciamo a cogliere la sottile differenza che intercorre tra una telefonata fatta alle pubbliche istituzioni da un Premier piuttosto che da un Ministro della Giustizia e in questo caso non siamo noi a bastonarci ma bensì quella classe politica che dovrebbe degnamente rappresentarci in Parlamento e che invece continua a far finta di non capire i messaggi che gli stiamo mandando.
Se a destra piangono non è che a sinistra possano ridere perché sono tanti i Tafazzi che non comprendono come in una città come Torino il Partito Democratico nell’ultimo anno abbia più che raddoppiato i propri iscritti in un momento storico in cui alla gente solo a sentir pronunciare la parola politica viene la nausea, e intanto la nostra Italietta è all’ottantasettesimo posto nella classifica della Banca mondiale per facilità di fare impresa e al settantasettesimo per snellezza e costi delle procedure amministrative necessarie per iniziare un’attività.
Del resto succede pure, e qui siamo tutti doppiamente Tafazzi, che in una delle più belle città della nostra penisola per lasciare a imperitura memoria “ il segreto di Pulcinella “ si mettano all’asta pure i biglietti per far la coda alla posta senza che nessuno intervenga.
L’unica nota positiva in mezzo a tante “ tafazzate “ sono i venti milioni di incasso fatti registrare ai botteghini nei primi quattro giorni di proiezione del nuovo film di Checco Zalone “ Sole a catinelle” che sta a dimostrare quanto gli italiani abbiano bisogno di sorridere, per cui togliamoci per un paio d’ore la calza maglia nera e andiamo a divertirci al cinema, uscendo troveremo ad attenderci la solita Italietta ma almeno proveremo a combatterla con il sorriso sulle labbra.

Doubleg


giovedì 31 ottobre 2013

La notte di Halloween ... tremate le streghe sono tornate

E così arriva la notte delle Streghe, quella di Halloween con i suoi incantesimi, le sue pozioni e le sue feste fatte con il glamour di abiti e gioielli di gusto gotico.
Vedremo donne che si muovono come creature ultraterrene, vestite del colore della pece e truccate con colori viola e neri che esaltano lo sguardo creando delle ombre che sanno di malaticcio, labbra rosso fuoco e viso di un pallore che ricorda molto da vicino i vampiri.
E per sembrare delle autentiche creature della notte renderanno la loro andatura incerta e traballante con tacchi a spillo da 14 centimetri e zeppe molto simili a delle torri.
Non vi è dubbio che ci sarà da divertirsi questa notte... una notte che trae origine da una festa popolare di origine celtica, quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame.
Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra ad accogliere l'inverno, era necessario trovare un ricovero al chiuso per il bestiame che altrimenti all'esterno mal avrebbe sopportato i rigori del gelido inverno, è questo il periodo di Halloween.
I Celti festeggiavano "Samhain" ( " fine dell'estate " in gaelico ) che era il loro capodanno; a sera tutti i focolari venivano spenti per essere riaccesi dal " sacro falò " curato dai druidi a Tlachtga vicino alla collina di Tara.
Nella dimensione circolare del tempo, presente nella cultura celtica, " Samhain " si collocava in un punto al di fuori della dimensione temporale non appartenendo all'anno vecchio e neppure al nuovo, in questo momento particolarissimo il sottile velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ancor di più diventando penetrabile per cui i vivi potevano accedervi.
I Celti non temevano i propri morti e lasciavano sui loro tavoli del cibo per loro in segno di accoglienza per quando sarebbero venuti a far visita ai vivi, e da qui nasce l'usanza del " trick - or - treating " ( dolcetto o scherzetto? ).
E allora godiamoci fino in fondo questa notte da streghe e se poi vogliamo fare qualcosa di stravagante, ma con i tempi che corrono anche propiziatoria per tempi migliori giochiamoci la cinquina delle Streghe: la zucca 67, la strega 89, la frase Dolcetto (38) o scherzetto (34)?, che viene pronunciata bussando ad almeno 13 porte diverse secondo il rituale della tradizione.
Ed ecco bella pronta la cinquina di Halloween : 67-89-38-34-13.
Per chi volesse conoscere la storia della leggenda di Jack O'Lantern basta cliccare sul suo nome.

Buona Festa e Buona Fortuna!


Doubleg

mercoledì 23 ottobre 2013

Prima di dirti addio – Susan Spencer-Wendel

“Sollevai la mano. Era scarna e pallida. Nel palmo erano visibili le linee dei tendini e le protuberanze delle ossa.”
Comincia così, nell’estate del 2009, l’odissea di Susan Spencer-Wendel, giornalista, madre di tre figli; un anno di visite mediche e di esami fino alla diagnosi più crudele: Sla, sclerosi laterale amiotrofica.
Come può sentirsi una donna ancora giovane quando scopre di avere una malattia che lentamente la paralizzerà fino a ucciderla nel giro di qualche anno? Pensa ai figli che cresceranno senza di lei, a tutto quello che perderà... Susan però non si abbandona alla disperazione e decide di trascorrere il tempo che le rimane divertendosi il più possibile con le persone che ama.
Inizia col fare tutti i viaggi che non può più rimandare: con la migliore amica nello Yukon a vedere le aurore boreali; con il marito in Ungheria, perché è lì che hanno vissuto i primi splendidi anni del matrimonio; in California per conoscere la madre naturale e a Cipro per incontrare i parenti del suo padre biologico, che non ha mai saputo della sua esistenza; a New York con la figlia adolescente Marina per provare il vestito da sposa che non le vedrà indosso sull’altare... La guarda camminare per la prima volta sui tacchi alti: la gioia di un mondo nuovo che le si spalanca davanti. Sarà una donna meravigliosa, e lei non ci sarà.
Un anno alla scoperta degli affetti più veri, dei momenti di felicità da afferrare finché il cuore e il corpo ce la fanno, a “seminare un giardino di ricordi” per chi resterà a conservare la memoria di ciò che Susan è stata. Una donna profondamente viva. Un racconto che si imprime nella mente e nel cuore, divertente, commovente, illuminante: leggendolo, si impara ad ascoltare insieme al suono della vita di Susan quello della propria.
Un anno le cui tappe sono raccolte in questo libro, che non è “sulla malattia e la disperazione, ma un diario… Un regalo per i miei figli perché possano capire chi ero e imparare come vivere dopo la tragedia: con gioia e senza paura”.



Susan Spencer-Wendel è una giornalista che per più di venti anni si è occupata di cronaca giudiziara per il giornale Palm Beach Post.
Sposata con John Wendel, ha tre figli : Marina,Aubrey e Wesley di 14,11 e 8 anni.
Dopo che le è stata diagnosticata la malattia si è messa a viaggiare per il mondo e i suoi reportage sono stati ripresi dai maggiori quotidiani statunitensi
Quando Susan conobbe John, il suo più grande desiderio era viaggiare e quindi al marito la decisione di Susan di tornare a viaggiare dopo che le è stata diagnosticata la malattia è sembrato un fatto del tutto naturale.
Con questo tipo di malattia è come avere un certo quantitativo di benzina rimasta nel serbatoio,se si guida lentamente la benzina dura più a lungo, oppure si può guidare velocemente … Susan ha deciso di guidare velocemente
Il libro edito in Italia da Rizzoli, lo ha scritto con l’editor e scrittore Brett Witter.



martedì 22 ottobre 2013

Catherine Deneuve …70 anni vissuti intensamente

La " Belle du jour " compie gli anni e lo fa nel modo che più le si addice festeggiando il compleanno sul set di  “ Trois coeurs “ di Benoit Jacquot che interpreta con Charlotte Gainbsbourg e la figlia Chiara, mentre si prepara a girare il  thriller di Techiné L'homme que l'on aimait trop con Guillaume Canet, e questo sta a dimostrare come il lavoro rimanga per l’icona del cinema francese una delle sue priorità nonostante i 250 titoli che ne hanno costellato una carriera senza pause.
Non si può  dire che non siano stati 70 anni movimentati quelli di Catherine Fabienne Dorleac, nata il 22 ottobre 1943, cinquanta dei quali prestati a una carriera intensissima in cui ha fatto sognare e perché no innamorare milioni di spettatori europei che avrebbero voluto almeno per una volta averla accanto.
Raggiunge il successo a 21 anni con 'Les parapluies de Cherbourg' (1964) di Jacques Demy per proseguire con 'Repulsion' di Roman Polanski nel 1965 e poi 'Bella di giorno' di Bunuel nel 1967, che la consacra bellissima tra le bellissime.
In una recente intervista ha detto che l’età non la spaventa e di essere consapevole del tempo che passa ma più ancora del tempo che le manca, e chi potrebbe darle torto con una madre  Renée che ha 102 anni ed è in splendida forma!
Attualmente sta trionfando nelle sale di Francia con 'Elle s'en va' di Emmanuelle Bercot, un film che la regista ha scritto su di lei e per lei, quasi a costruire un personaggio,Bettie, che vivendo attraverso un ventaglio di stati d’animo femminili ripropone in sequenza le tante donne che Catherine ha interpretato in una carriera che definire straordinaria è dir poco.
In “ Elle s’en va “ l’attrice icona del glamour è figlia, madre, nonna, amante in una sintesi che racchiude al meglio cinquant'anni di carriera, a guardarla bene Bettie la protagonista del film, ha dentro di  sé  le mille sfaccettature di una vita vissuta intensamente e sempre in movimento.


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venerdì 18 ottobre 2013

RMC …dove la CENSURA è di casa!

L’anno scorso di questi tempi la direzione di RMC non trovò niente di meglio che censurare sulla sua pagina Facebook una marea di commenti  di protesta postati dagli ascoltatori che non gradivano la presenza in onda dalle 7 alle 9 di Platinette con il suo  programma Plati-Network e per qualche decina di questi ascoltatori scattò in automatico la conseguente bannatura dalla pagina.
Come sia andata a finire l’avventura di Platinette a RMC abbiamo avuto modo di vederlo agli inizi di settembre quando l’ingombrante personaggio non essendo stato confermato nel palinsesto della nuova stagione radiofonica ha fatto ritorno alla sua “ casa madre “ radio Deejay dove alla domenica sera dal 6 ottobre conduce il nuovo programma Platinight.
Mi sarei augurato che la triste vicenda dello scorso anno avesse insegnato a chi sta ai piani alti dell’emittente monegasca quanto possa essere utile ascoltare il parere dei propri ascoltatori ma ancor di più saper trarre da eventuali critiche gli spunti necessari per poter correggere il tiro e migliorare sempre di più il prodotto da offrire agli ascoltatori.
Invece pochi giorni fa la direzione di RMC o chi per lei non trova niente di meglio che bannare e censurare la pagina Storditamente per una Radio di Gran Class a cui non è più concesso di fare alcun tipo di attività sulla pagina di RMC2.
Ma quello che ha dell’incredibile è come sia maturata la decisione di CENSURARE una pagina di fedelissimi ascoltatori che dovrebbe essere considerata un autentico valore aggiunto per una radio che di certo non naviga in acque tranquille in fatto di ascolti.
Tutto accade a seguito della messa online del pensierinodellasera dal titolo “ RMC … quando per vincere fai autogol “ del 1° di ottobre nel quale viene fatta una disamina lucida e confortata da dati tangibili sulla pochezza dei contenuti della pagina facebook di RMC.
Succede che l’amministratrice della pagina Storditamente metta il suo mi piace sul link al pensierino incriminato e lo stesso faccia la pagina, e capita che questo gesto venga visto come inaccettabile da colui che a quanto pare amministra in toto o in parte le pagine facebook di RMC e RMC2, per cui in un breve lasso di tempo lo speaker Stefano Bragatto toglie la sua amicizia al sottoscritto, alla amministratrice di Storditamente, bannandoci entrambi oltre ovviamente a bannare in maniera permanente Storditamente sulla pagina di RMC2.
La cosa non è che mi abbia scosso più di tanto perché sono abituato ad essere bannato da RMC, lo sono stato all’epoca della protesta nei confronti di Platinette e lo sono tutt’ora da un anno a questa parte sulla pagina di Si Salvi Chi Può dove evidentemente la mia presenza e quella de ilpensierinodellasera non è gradita!
Quello che trovo veramente riprovevole è il fatto che un dipendente come Bragatto, una sorta di Monsù Travèt, non si sia reso conto della gravità del gesto perpetrato nei confronti di una pagina come Storditamente per una Radio di Gran Class che raccoglie più di 1000 fedelissimi ascoltatori di RMC che hanno il sacrosanto diritto di poter esprimere in maniera garbata e civile, come hanno sempre fatto, le loro opinioni sulla radio che prediligono.
Che dire poi di una Direzione che consente a un suo dipendente ( perché un libero professionista non si sognerebbe mai e poi mai di tenere un comportamento simile ) di far uscire all’esterno l’immagine di una emittente che vive di comunicazione censurando i propri fedelissimi ascoltatori.
Potrei continuare ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, perché viene difficile capire il comportamento di una Direzione che pochi giorni prima aveva richiesto all’amministratrice della pagina Storditamente di evitare di commentare tutti i post della pagina di RMC e soprattutto di non mettere in maniera consistente il proprio mi piace sui commenti degli ascoltatori perché si potrebbe dare in qualche modo fastidio agli stessi; mentre al contrario un aspirante “ grande speaker “ come Bragatto può mandare senza generare alcun fastidio negli ascoltatori assillanti messaggi in cui chiede “ un mi piace “ o un commento sul post del Braghy sulla pagina FB di RMC.
Conosco e ho grande stima dell’amministratrice della pagina Storditamente per una Radio di Gran Class e credo che non si meriti da parte di RMC un trattamento del genere per quanto in questi pochi mesi è riuscita a costruire coinvolgendo oltre un migliaio di ascoltatori, mi auguro pertanto che venga tolta una censura che mi sembra più che altro una reazione infantile di chi non sa accettare una critica.


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martedì 15 ottobre 2013

Le Poste italiane si fanno un “ pacco postale! "

Certo che noi italiani non siamo solo un popolo di santi, poeti e navigatori ma anche di illusionisti se è vero come sembra che le Poste Italiane per far felici tutti i suoi correntisti si compreranno una buona fetta di quel pacco di inefficienza che risponde al nome di Alitalia.
Va da sé che l’amministratore delegato delle Poste ha subito chiarito che i soldi dei correntisti e dei risparmiatori non verranno per nessun motivo intaccati, ma noi italiani ben sappiamo quante volte i buoni propositi tanto pomposamente annunciati da personaggi che siedono su poltrone di “ natura politica “ siano poi andati a farsi benedire per la gioia dei soliti malcapitati di turno, e chi se non noi poveri italiani.
Questa operazione non sarà altro che l’acquisto di un autentico pacco postale colmo di inefficienze, e pensare che chi amministra le Poste avrebbe già  di che impegnarsi visto che i postini non riescono a consegnare  la posta e i giornali in tempo utile, per non parlare dei pacchi che con la gestione affidata alla SDA sembrano diventare giorno dopo giorno sempre più una merce rara.
Mi chiedo se abbia un senso avere la pretesa di saper far volare gli aerei quando non si è in grado di mantenere aperti i piccoli uffici postali che vengono chiusi a raffica uno dopo l’altro non curandosi minimamente di mantenere vivi sul territorio quegli avanposti che per molte persone anziane costituivano l’unico contatto con la gestione del loro piccolo tesoretto frutto di anni e anni di risparmi!
Certo che l’impressione che qualcuno ai piani alti dell’azienda Poste vaneggi non è poi così recondita e per averne la riprova basta entrare in un qualsiasi ufficio postale dove si può trovare da acquistare un ventaglio incredibile di prodotti, dal televisore al plasma alla palestra personalizzata, per arrivare magari a breve anche alle caldaie a gas, stufe a pellets e chi più ne ha più ne metta; se però nello stesso ufficio alle 17.30 del pomeriggio ti avvicini allo sportello per chiedere di voler comprare dei francobolli ti senti rispondere dalla super tecnologica impiegata che nel turno pomeridiano non è prevista la vendita dei francobolli!
E chissà se sempre ai piani alti dell’azienda Poste qualcuno si sia mai posto il problema di controllare quanto impiega mediamente una ricevuta di ritorno di una raccomandata a ritornare ( quando ritorna ) al suo legittimo proprietario? Per la cronaca dai 15 ai 20 giorni lavorativi.
Del resto siamo in Italia e non in Danimarca dove la posta viene consegnata un giorno per l’altro ( ciò che spedisco oggi,viene ricevuto domani dal destinatario), ma chissà che da domani i nostri postini non diventino anche piloti!
L’importante è che a noi italiani non tocchi metterci i soldi per il carburante degli aerei che piloteranno, perché ne abbiamo già abbastanza del salasso a cui siamo sottoposti ogni volta che ci rechiamo alla pompa del distributore.


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lunedì 7 ottobre 2013

Radio Deejay … Platinette un ritorno sotto tono!

Con un mese di ritardo dall’inizio della nuova stagione radiofonica, tra un intrecciarsi di proclami e mancati comunicati stampa, titoli di programmi annunciati e puntualmente disattesi, finalmente domenica 6 ottobre alle ore 20 è tornato “ on air “ sulle frequenze di Radio Deejay il figliol prodigo Platinette con  il suo nuovo programma “ Platinight “ che andrà in onda ogni domenica sera dalle 20 alle 23.
Un po’ pochino per il ritorno alla casa madre di un cavallo di razza che dato per finito solamente un anno fa dalla direzione di Radio Deejay ha voluto provare l’ebbrezza di andare a correre sul manto erboso della radio Chic per antonomasia, quella Radio Monte Carlo i cui ascoltatori hanno impiegato ben poco per innervosire il purosangue a tal punto da renderne impossibile la sua cavalcata.
Ho ascoltato l’esordio di Platinette nel suo ritorno all’ovile e di certo credo che gli ascoltatori di Radio Deejay abbiano trovato on air, nonostante un solo anno di assenza, un personaggio diverso e capace di trasmettere al primo impatto la sensazione di essere diventato demodé.
Del resto la sua collocazione striminzita nel palinsesto, dove al momento è prevista la sola presenza nel serale della domenica, fa capire quanto la decisione del suo ritorno sia stata sofferta.
A ben vedere analizzando il post che è stato inserito sulla pagina facebook di Radio Deejay per presentare l’esordio del programma vien fuori un ritratto molto interessante sull’accoglienza riservata a Platinette dagli ascoltatori di Deejay.
Il post ha ottenuto 1201 likes e poco più di 200 commenti, dei quali ben 55 ( pari a 1 su 4 ) apertamente contrari al suo ritorno, tanto che un ascoltatore di provata fede Platinettiana ha sentito il bisogno di postare questo commento : “Scusate ma se tanto vi da fastidio Platinette e non la potete neanche ascoltare basta che spegnete la radio semplice no? Grande Plati ascoltarti e' sempre e sarà sempre un piacere “.
Leggendo questo commento si può intuire di che tenore possano essere stati i commenti negativi sul ritorno del figliol prodigo, e con la mente sono ritornato al  periodo degli esordi di Platinette a RMC quando i post del suo programma “ Plati-Network” furono invasi da una marea di commenti contrari alla sua presenza dai microfoni della radio di Gran Class e oggi più di ieri mi viene spontanea una domanda : ma veramente la direzione di RMC ha pensato di poter far apprezzare ai suoi ascoltatori uno speaker che oggi viene contestato pure dai suoi ascoltatori di sempre?

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martedì 1 ottobre 2013

RMC … quando per vincere fai autogol!

Che a Radio Monte Carlo sembri esistere un Ufficio Complicazioni Affari Semplici ne ho dato conto nel pensierino del 2 settembre in cui mi chiedevo perché a Debora Villa nel nuovo Morning Show non sia stata affiancata come spalla la già collaudata Erina Martelli,sacrificata nel weekend in un ruolo che le sta alquanto stretto; quello che oggi mi chiedo dopo le recenti impostazioni date alla pagina facebook dell’emittente monegasca è chi sia all’interno di questo ufficio, vera fucina di débâcle, a potersi vantare di essere l’emulo di quel’incredibile calciatore che fu Comunardo Niccolai che nella sua carriera mise a segno da difensore ben sei autoreti una più bella dell’altra, facendole in rovesciata,di collo pieno,di testa come quella più clamorosa del 15 marzo 1970 a Torino contro la Juventus nell’anno dello scudetto del Cagliari quando con l’abilità del più provetto degli attaccanti, anticipò di testa il portiere Albertosi già con le braccia pronte per la presa, fortuna che poi Gigi Riva con una doppietta rimise le cose a posto.
Non mi è dato sapere se tra coloro che tirano le fila dell’emittente monegasca vi sia un personaggio paragonabile al calibro del Gigi nazionale per porre rimedio ai continui autogol che si susseguono, ma sono convinto che prima o poi qualcuno dovrà mettere mano a una gestione che appare sempre più improntata a far disaffezionare anche gli ascoltatori più fedeli a una emittente che ha scritto una pagina importante della radiofonia italiana.
E allora viene da chiedersi il perché una Radio di Gran Class come era e dovrebbe continuare ad essere non senta l’esigenza di postare sul proprio sito web e sulla pagina social due righe di ringraziamento per un professionista come Platinette che non avrà pur incontrato il favore degli ascoltatori, ma al quale andrebbe riconosciuto almeno l’onore delle armi; Zamparini che nel calcio è il re degli esoneri dall’alto dei suoi 51 ben serviti dati ai suoi allenatori ha sempre fatto precedere l’addio da un comunicato ufficiale che pur non salvandolo da forma e metodo adottati lo preservano da una possibile caduta di stile.
Ma detto di Platinette, quello che ha dell’incredibile è il modo con cui da alcuni giorni a questa parte viene programmata la pagina social su Facebook, dove all’improvviso sono spariti i post dedicati ai singoli programmi per lasciare spazio a una carrellata di auguri a personaggi del mondo dello spettacolo, di pillole di saggezza nonchè una rassegna infinita di albe e tramonti con immortalata la sempre più magnifica Monte Carlo.
Monte Carlo è nell’immaginario di milioni di persone come una delle mete più ambite per una vacanza o per una gita che sia, per cui figuriamoci se a maggior ragione gli ascoltatori di RMC non possano essere contenti di tali immagini, ma come in ogni cosa il troppo stroppia.
Sono spariti totalmente i post dedicati ai programmi del mattino No Comment, Alfonso Signorini Show e Tempo Reale che costituiscono l’architrave portante della programmazione mattutina di RMC, ma quello che si fatica a comprendere è come non si possa dare spazio al post del programma di punta, quel Morning Show “ No Comment “ appena lanciato mentre si lascia in bella mostra un post dedicato a un programma come Si Salvi Chi Può che va in onda alle 5 del mattino e che sulla sua pagina di riferimento manca solo più che pubblichi le immaginette degli ex-voto e poi ha pubblicato di tutto, non da ultimo l’immagine di un’alba postata da un operatore turistico che non ha trovato di meglio che postare anche la pubblicità del proprio Hotel; l’unica spiegazione possibile per un tale scenario è la concessione di  una sorta di zuccherino al buon Di Maggio confinato in un orario dove di solito vengono messi gli apprendisti del microfono.
Ma vi sembra possibile che un programma come No Comment che sta riavvicinando a RMC tutti quegli ascoltatori che avevano cambiato frequenza nell’era Platinette e non solo quelli, sia costretto ad aprire una propria pagina facebook per colloquiare con i propri ascoltatori e che questa pagina non trovi il rimando sulla pagina ufficiale di RMC, mentre al contrario tale rimando lo ha una pagina come quella di Si Salvi Chi può dove gli otto post dell’ultima settimana hanno raccolto in totale 41 commenti rilasciati da 21 ascoltatori!( si avete letto bene 21 ascoltatori in una settimana).
E  pensare che radio 105 fa parte del gruppo Finelco e sulla pagina FB di ieri erano presenti ben tre richiami con tanto di post al programma che va per la maggiore, quello Zoo di 105 il cui conduttore Mazzoli è stato incoronato personaggio Radio social nella  recente edizione delle Cuffie d’Oro di Trieste.
Appare quindi del tutto evidente che vi sia in essere una vera e propria strategia “ al contrario “ che non può che tradursi in una sorta di perenne “ autogol “ per far si che la radio di Gran Class non torni mai più agli antichi splendori, altrimenti non si spiegherebbe a fronte di dati di ascolto che collocano RMC all’ultimo posto delle radio nazionali ( superata anche da Radio Maria e da Radio Subasio ) il perché l’Ufficio Complicazioni Affari Semplici non metta in atto una gestione della pagina social mirata a promuovere i singoli programmi e soprattutto a far interagire gli speaker con chi frequenta la pagina in modo da poter fidelizzare gli ascoltatori.
Mi sono tolto lo sfizio di andare a fare una breve visita alle pagine facebook delle varie emittenti nazionali e alle ore 17 di ieri il counter di ogni singola pagina faceva registrare i seguenti “Likes” totali :
Radio Italia solo musica italiana - 1.494.235
RTL 102,5 - 1.077.294
Radio 105  - 1.017.833
Radio Deejay  - 978.888
Virgin Radio  - 409.468
Radio Kiss Kiss  - 405.864
R 101 - 289.677
RDS - 244.706
Radio Capital  - 177.742
Radio Maria  - 141.082
Radio Subasio  - 90.800
Radio Monte Carlo -  89.924

Ogni commento al riguardo penso sia superfluo!

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sabato 28 settembre 2013

A ottobre Mantova si tinge di rosa!

Ai primi di ottobre esce per i tipi di  Mondadori, il romanzo d’esordio di  Mary & Frances Shepard, due autrici mantovane.
Mary e Frances Shepard (alias Mariachiara Cabrini e Francesca Cani), sono amiche e accanite lettrici, si sono conosciute alla facoltà di Storia dell’arte dell’Università di Verona e da allora hanno condiviso la passione per il genere romance e per la scrittura.
Vivono e lavorano a Mantova.
I colori della nebbia è il loro romanzo d’esordio.



1815
Mantova, stretta nella morsa del nebbioso autunno, non è più un luogo sicuro per Matilde Vicolini
Dopo essere stata testimone di un orribile delitto, la giovane cerca di farsi forza e tornare a vivere, ma la strada per riconquistare la serenità è ancora lunga.
La buona società è in fermento per la visita dell’Imperatore d’Austria, e quando la giovane incontra William Roschmann, a un ballo, ogni sua certezza vacilla. 
William è un ufficiale austriaco, ferito nel corpo e nell’anima durante la battaglia di Austerlitz.
Fra loro è subito passione, ma una serie di attentati minaccia la vita di Matilde e ogni promessa di felicità sembra svanire.
Fra complotti, delitti e il nascente fervore indipendentista che attraversa la città, riuscirà il coraggio di un uomo a mantenere la pace nel Lombardo-Veneto?
E l’amore di Matilde sopravvivrà alle tenebre?

Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 320
Formato: brossura
Prezzo: € 6.00
Uscita: ottobre 2013, in tutte le edicole, nei supermercati 
e (da settembre) on line sul sito: http://www.eharmony.it/


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