giovedì 28 febbraio 2013

Se io fossi ...


Se io fossi Bersani, il candidato premier che passerà alla storia per essere arrivato primo senza aver vinto, non ci penserei due volte a dare le dimissioni dalla segreteria del PD e ad accettare di buon grado il suo fallimento politico che lo ha portato a perdere delle elezioni già vinte.
Quest’uomo sta diventando un problema per il PD che rischia lasciandolo al suo posto di veder crescere a dismisura il potere contrattuale di Berlusconi che si vede servire su di un piatto d’argento la possibilità di diventare ancora una volta il salvatore della patria, ma con la differenza che questa volta la sua bramosia di riaffermazione  nasce dalla capacità del Pd di far diventare vincitore chi di fatto è arrivato secondo.
Bersani a cui i suoi concittadini di Bettola, che quindi dovrebbero conoscerlo bene , hanno preferito nel segreto dell’urna Berlusconi appare come una persona in preda ad una sorta di offuscamento che lo ha portato ieri in conferenza stampa a suicidarsi in diretta con l’invito rivolto a Grillo.
La strada di Bersani è segnata, se vuole ridare potere di contrattazione al PD per la formazione di un governo di larghe intese finalizzato a produrre una nuova legge elettorale che possa consentire agli italiani di ritornare alle urne per votare un Parlamento che sia effettivamente l’espressione della volontà dei cittadini.
Il suo sacrificio non sarà invano se saprà coinvolgere nel suo passo indietro il nemico di sempre in una sorta di uscita a braccetto dalla scena politica attiva.
Se io fossi Berlusconi accoglierei con slancio l’invito di Bersani dimostrando così di mettere in pratica quello che ha comunicato agli italiani nel suo messaggio di ringraziamento, l’avere a cuore prima di tutto il bene del Paese, ed oggi a bocce ferme l’Italia ha bisogno di un Governo che in tempi brevissimi vari una nuova legge elettorale che consenta di ritornare a votare al più presto.
E’ evidente oltre che sotto gli occhi di tutti che il PD e PDL con i loro esponenti di primaria importanza che continuano il teatrino della politica in TV, come se niente fosse accaduto, non hanno recepito nella giusta misura il messaggio che è giunto dalle urne ed allora come si può pensare che questi partiti possano fare in uno o due anni quello che non hanno fatto in venti anni? I loro problemi impellenti nell’immediato sono rivolti a chi siederà alla Presidenza della Camera e del Senato, a chi presiederà il Copasir ecc.ecc.
Berlusconi facendosi da parte avrà la consacrazione eterna di aver chiuso la sua carriera politica con un ulteriore atto d’amore verso il suo Paese e rimarrà nell’immaginario di tutti, amici e nemici, come il più grande comunicatore e imbonitore degli ultimi venti anni.
Se io fossi Grillo non cadrei nei canti delle sirene che cominciano ad arrivare da chi vuol cambiare ma di fatto da anni pratica l’immobilismo! Il M5S in queste elezioni ha avuto dalla sua un consenso stratosferico da parte dei cittadini e proprio per questo deve cercare di non vederlo vanificato in tempi brevissimi facendosi risucchiare in quell’ingranaggio tipico della politica che tira a campare e che quindi nulla produce.
Grillo ha compiuto un primo importante passo verso l’obiettivo che il M5S si è posto come primario, cambiare l’intera classe politica italiana per avere un Parlamento pulito, equilibrato nei costi e capace di risolvere nell’immediato i problemi che affliggono questo Paese e di conseguenza tutti gli italiani.
Fermarsi al primo passo sarebbe un errore imperdonabile, perché vorrebbe dire essere risucchiati nel vortice del non fare, delle commissioni parlamentari, della macchina istituzionale che tendenzialmente è immobile per natura e quindi il M5S anziché circondare chi si è preposto di accerchiare verrebbe tragicamente inglobato e reso inerme dalla quella macchina burocratico istituzionale che è oggi lo Stato.
Oggi incarichi quali la Presidenza della Camera o similari suonerebbero come una nota stonata per chi vuol cambiare il Paese, del resto basta vedere chi ha ricoperto nelle ultime tre legislature quella poltrona : Casini, Bertinotti e Fini per capire quale slancio riformatorio possa dare tale istituzione.
Grillo dovrebbe dare un aut aut di natura politica concedendo un governo a tempo giusto per realizzare una nuova legge elettorale dopodiché nel giro di sei mesi si dovrà tornare a votare per dar finalmente vita ad un Parlamento rappresentativo e capace di avviare le riforme necessarie.
Se io fossi Monti a cui gli italiani hanno ricordato che le sue ricette per l’Italia sono state solo subite ma non condivise, mi sarei presentato con meno tracotanza nella conferenza stampa in cui ha spiegato a quelli che ritiene evidentemente degli allocchi di aver preso oltre 3 milioni di voti con un movimento messo in piedi in poco più di un mese, senza soldi e senza mezzi e con la segretaria personale pagata dalla Commissione Europea ( cioè dai cittadini italiani ).
Il senatore a vita ha dimenticato di far di conto, perché più della metà dei suoi voti gli sono pervenuti da quel salasso a cui si è sottoposto l’Udc di Casini che di fatto è diventato un partito dalle dimensioni regionali.
Monti dopo l’esperimento non riuscito in Italia potrebbe trasferirsi in Germania ( dove Berlusconi e Grillo sono dei clown ) in quanto a settembre sono previste le elezioni politiche, a ben pensarci partendo domani avrebbe davanti più di sei mesi di tempo per aspirare al governo della Germania, chissà che parlando la stessa lingua della Merkel non abbia maggior successo che in Italia.
Se io fossi la LEGA mi cullerei finché dura il sogno di poter realizzare una macroregione raccogliendo nel Paese il 4% dei voti, perché alle prossime elezioni lo tsunami Grillo renderà la LEGA quasi come un entità non percettibile.
Se io fossi Ingroia partirei domani mattina per il Guatemala con un biglietto di sola andata.
Se io fossi Di Pietro aprirei un agenzia immobiliare.
Se io fossi Casini lascerei il seggio al Senato ottenuto nella Lista Monti al primo dei non eletti.
Se io fossi Fini mi candiderei alla carica di Presidente dell’Assemblea del condominio di boulevard Principesse Charlotte a Monte Carlo.
Se io fossi sicuro che Bersani e Berlusconi andassero a fare da spalla a Crozza nella prossima puntata di Ballarò per annunciare il loro ritiro non dalla politica ma da incarichi operativi allora potrei dire con ragionevole certezza di essere ottimista per il futuro del nostro Paese.

Doubleg


lunedì 25 febbraio 2013

RMC ... Ridateci il parchetto!

Ci sono spazi che sono fisici, altri che sono mentali o emotivi.
Ci sono momenti che riempiono e scaldano, momenti durante i quali stai facendo una qualsiasi delle infinite cose che si fanno normalmente in una giornata.
Durante queste azioni può capitare il piacere di ascoltare parole semplici, curiose e simpatiche, che ti cullano regalandoti divertimento e sprazzi di personale benessere.
Momenti in cui sei preso in mille cose e ti trovi a sorridere da solo, in uno stato di "stordita" beatitudine.
Questo ad esempio a me capita spesso quando ascolto la radio, in cui nella mia routine vengo avvolto da suoni e voci che sono più di una compagnia.
Chi accende la radio lo fa per "ascoltarla" e non solo per avere un sottofondo, almeno non sempre.
Capita che in una emittente, che in questo caso si chiama Radio Monte Carlo, si produca un incantesimo in cui in una fascia oraria critica ed importante come quella che spazia dalle sette alle nove di mattina, si trovi un programma permeato di una miscela magica, una rara alchimia di voci e personalità.
Io personalmente lo ascoltavo tra il risveglio, la colazione, un breve tragitto in auto ed il negozio.
Mi accompagnava con gioiosa leggerezza come una brigata di allegri amici, in quei momenti iniziali, non certo sacri ma importanti, della mia giornata.
Il programma "Si Salvi Chi Può", condotto in maniera godibile da Erina Martelli, Luisella Berrino e Maurizio Di Maggio, con le incursioni comiche di Didoni e soci, era un esempio di piacevole armonia e divertimento, un unguento miracoloso da somministrarsi per iniziare una nuova giornata.
Dopo una stagione di fortunata formula, venne la pausa estiva.
Durante l'estate però, il mercato non ribolle solo di scambi tra le società calcistiche ma anche di novità dei networks che via etere riempiono la modulazione di frequenza.
La transfuga Platinette, lasciato lo schieramento nemico di Radio Deejay si arruola nella pattuglia di Radio Monte Carlo. Naturalmente l'ingombrante personalità e l'ego del neo arrivato, non possono che pretendere una fascia d'ascolto "importante", in cui vomitare, in maniera quasi bulimica, una mole
impressionate di parole, temi, strali e quant'altro.
Fino ad insultare i malcontenti ascoltatori del "vecchio programma", al quale si è sostituito in termini di orario.
Le emittenti radiofoniche hanno tutto il diritto di fare scelte, cambi e palinsesti. Così come gli ascoltatori di migrare da un fiore radiofonico all'altro come api laboriose.
I simpatizzanti del vecchio programma, possono comunque sempre goderselo (in caso di insonnia) alle 5 del mattino, ma in versione svuotata e snellita. Quando l'alchimia è perfetta se togli o cambi elementi, il risultato non potrà mai più essere lo stesso.
Gli "aficionados" di "Si Salvi Chi Può" si riuniscono in un gruppo su facebook, e da quella enclave rivorrebbero la vecchia formazione allo stesso orario ma, rei di commenti invisi al nuovo ambiguo conduttore, vengono addirittura messi alla gogna sulla pagina ufficiale dell'emittente.
Personalmente penso che anche i propri vecchi, e magari un po’ delusi, affezionati ascoltatori siano comunque una risorsa per un network radiofonico nazionale.
D'altronde la silfide dall'ugola d'oro avrà affascinato i dirigenti dell'emittente, ingolositi dal possibile arrivo di nuovi ascoltatori fedeli all'entrante conduttore, noto viso imbellettato e parruccato della tv.
Mi chiedo, tra il fantasioso e l'illazione, se cotanto sostegno non sia figlio di un contratto d'oro o magari di uno sponsor vicino all'interessato.
Rimango infatti colpito dalla forza con la quale il nuovo personaggio (almeno per questa emittente) è stato imposto e difeso, con una potenza ed un arsenale d'armi impressionante.
Penso ad un grazioso quartiere dove c'era un bel parchetto dove la gente passeggiava, ci andava con i bimbi o con i propri cagnolini. Un piccolo chiosco per le bevande circondato da fiori con qualche tavolino malandato, poco rispettato dal passare delle stagioni.
Una pista per il pattinaggio a rotelle, e non lontano un piccolo laghetto con uccellini sulle rive.
Guardando le facce delle persone nel piccolo parco, le si scorgeva tutte sorridenti, rilassate, divertite.
Ma un giorno, venduto il terreno o mutato il tipo di destinazione, minacciosi si vedono arrivare da lontano ruspe e macchinari, e dove sorgeva quell'oasi di pace, vennero presto innalzati case, negozi, tonnellate di cemento e diverso profitto.
Con una forza inaudita, relegando ad una piccola aiuola l'incanto che c'era prima. Tutto questo nonostante una petizione contraria firmata da più di 700 persone, che a gran voce chiedevano una sola cosa: "ridateci il parchetto!".

Claudio

mercoledì 20 febbraio 2013

RMC – quando capita che ci sia un Vercingetorige di troppo!


Capita che ilpensierinodellasera ospiti come già molte volte è accaduto in passato un pensierino scritto da uno degli ascoltatori di RMC che ha aderito al gruppo creato su facebook per protestare nei confronti di RMC per aver spostato il programma Si salvi chi può alle 5 del mattino per lasciare spazio ad una new-entry in casa monegasca, quella della regina del trash Platinette da poco sbattuta fuori da Radio Deejay.
Capita che il pensierino di Alfonso ( questo il nome dell’ascoltatore ) che racconta di un sogno, attraverso alcuni messaggi subliminali ( due storditi DJ ) vada a raggiungere la corteccia cerebrale di un lettore anonimo che nello spazio temporale che necessità un messaggio inconscio a compiere un giro all’interno di una nocciola di colpo realizza che deve postare un commento per far capire ai lettori il suo verbo, che raggiunge l’apoteosi nel far suo il cavallo di battaglia del buon Marzullo.
Capita che questo lettore posti il suo commento in forma anonima e che dietro di lui anche un pisello, una lenticchia, un cece ed una fava provino nello stesso momento l’ebbrezza di essere attraversati al loro interno da un messaggio inconscio che fa si che trovino il desiderio irrefrenabile di intervenire nella discussione postando i loro commenti che non fanno altro che portare acqua al mulino dell’anonimo e che hanno tutti un comune denominatore : sparare sul pianista e su quanti gli stanno intorno.
Capita che il sottoscritto intervenga nella discussione per ricordare che da ora in avanti i commenti postati in forma anonima verranno censurati.
Capita che il nostro amico anonimo si senta in qualche modo tirato per le orecchie ed allora cosa si inventa? un altro commento in cui rincara la dose e ne ha per tutti : per gli ascoltatori del gruppo che paragona ai ragazzi della via Pal ( mah .. l’avrà letto fino in fondo ), per il sottoscritto reo di dare spazio a degli orfanelli, arrivando poi perfino a sindacare sulle abitudini di quanti amano alzarsi al mattino di buon ora.
Capita che questa volta l’anonimo con fare irriverente termini il suo sermone con la frase : “ Ah … dimenticavo mi chiamo Vercingetorige “.
Capita che tra i tanti nomi assurdi, il suo inconscio che ricordiamoci ha la sua massima realizzazione viaggiando all’interno dello spazio di una nocciola  vada a pescare proprio il nome di un condottiero che si credeva grande ma che steso ai piedi di Cesare dovette pronunciare nel 52 a.c. la frase : “habe fortem virum, vir fortissime; vicisti “ -  hai vinto un uomo forte, o uomo fortissimo -; oggi quel Vercingetorige tradotto in termini attuali sarebbe una sorta di leader con manie di grandezza che finisce per diventare lo “ zerbino “ di un redivivo Cesare ( strano “ zerbino “ mi ricorda qualcosa ).
Capita caro Vercintegorige che ciascuno di noi, pur essendo considerato nel suo immaginario come un bambino cresciutello, sappia ormai distinguere dopo tre righe se un commento è reale oppure farlocco!
Capita che io trovi veramente strano caro Vpuntato, posso chiamarla così per brevità, che un innocuo pensierinodellasera le possa arrecare così tanto fastidio, in fondo siamo un po’ tutti sulla stessa barca ( o no ? ), io ascolto quando mi capita RMC, gli amici Storditelli pure e di certo con maggiore intensità e continuità e Lei? Da quel che scrive mi sembra di capire che anche Lei abbia a cuore le sorti della nostra radio preferita o mi sbaglio?
Capita anche caro Vpuntato che ogni tanto mi ricordo, come Lei mi ricorda ( scusi il bisticcio di parole ) di fare anche il giornalista ed allora mi verrebbe voglia di invitarla a mandarmi un suo pensierino nel quale potrebbe spiegare ai miei lettori cosa pensa Lei della sua radio, ma non solo … potrebbe scriverci di Teocoli, di Signorini e del suo Show, di dove arriverà RMC con l’avvento della Plati e magari potrebbe raccontarci la sua sul perché Severgnini non ha intervistato Berlusconi ma ha lasciato il microfono ad una coppia inedita formata da Platinette e Valli in Anteprima News … ecco troverei un suo intervento in questo senso davvero interessante!
Capita caro Vpuntato che Lei abbia citato nel suo commento I ragazzi della Via Pal  il libro di Ferenc Molnár nelle cui pagine un po’ tutti i ragazzi si sono tuffati e sa che anche io sono stato contagiato da un messaggio subliminale quando ho letto il suo pensiero al riguardo, per un attimo ho visto come in un flash lei diventare Desiderio Geréb ed io Ernesto Nemecsek.

Con viva cordialità

Doubleg

venerdì 15 febbraio 2013

RMC - Ho fatto un sogno....

...era settembre ed i dirigenti di RMC tra loro si complimentavano per aver portato ai microfoni della Radio Monegasca Platinette con il preciso intento di ottenere un incremento degli ascolti.
Avendo sottoscritto un accordo oneroso con ferree clausole a tutela dell'adempimento dell'accordo, i dirigenti decidevano di offrire alla sublime star l'orario in cui l'ascolto radiofonico è notoriamente più elevato, dalle 7 alle 9 del mattino.
Ma le cose non andarono come i dirigenti speravano.
La rubiconda soubrette, non smentendo le proprie qualità artistiche, infarciva i suoi programmi con espressioni volgari, maleducate, polemizzando con arroganza contro gli ascoltatori rei di avere opinioni diverse dalle sue!
Gli ascoltatori di RMC iniziarono ad indispettirsi, giudicando inascoltabile il programma della nuova star monegasca e ritenendo intollerabili le sue basse esternazioni.
Molti ascoltatori abbandonarono RMC approdando ai lidi di altre emittenti radiofoniche.
Però, per amore della radio di “Gran Class”, altri ascoltatori resero pubblica la loro civile protesta e richiesero alla dirigenza di riportare alla fascia oraria delle 7/9 il programma “Si salvi chi può”.
Anche la dirigenza, intanto, iniziava a rendersi conto del disagio che Platinette provocava a RMC con le proprie esternazioni.
Di fronte a tale pubblica protesta la geniale soubrette, che nulla lasciava sfuggire al proprio permaloso ed amplificato ego, reagì con veemenza insultando in diretta gli ascoltatori.
Gli stessi, per nulla intimiditi dagli insulti ricevuti, con garbo ma con altrettanta decisione, proseguirono ad esprimere il loro pensiero sia attraverso il commento ai post di Platinette sulla pagina fb di RMC sia creando un gruppo fb denominato “rivogliamo si salvi chi può alle 7”.
Basiti, i dirigenti di RMC incominciarono a comprendere di aver fatto un buco nell'acqua: Platinette nulla aveva a che fare con gli ascoltatori di RMC e faceva perdere ascolti.
Che fare? Si chiesero i dirigenti di RMC. Come liberarsi di un peso così ingombrante e dannoso per la radio? L'oneroso contratto tutelava la l'ineffabile star e pesava come un macigno.
Unica speranza dei dirigenti, per liberarsi del personaggio, era attendere una deludente risposta dai rilievi dei dati di ascolto.
Nel frattempo?....
…..decisero di supportare il gruppo di protesta RSSCP in modo molto originale senza però esporsi.  Pensarono bene, infatti, che la sopravvivenza e l'aiuto di tale gruppo fosse essenziale per liberarsi di Platinette e di tutti i suoi censurabili eccessi.
Ebbero così la brillante, geniale e machiavellica idea di contrastare il gruppo affinché lo stesso potesse compattarsi sempre più avendo maggiori motivi per resistere e combattere.
Vecchia strategia....historia docet! Attuarono subito lo stratagemma dapprima censurando i membri del gruppo RSSCP ed impedendo loro di commentare i post relativi al programma di Platinette e, in generale, tutta la pagina fb di RMC.
La strategia diede i suoi frutti: il gruppo si compattò ancor più e condusse una durissima battaglia di civiltà per il diritto di parola e di espressione, respingendo ogni accusa di volgarità.
Non solo il gruppo di storditi si compattò nella protesta ma, in questo modo, si misero a nudo i commenti ai post di Platinette: da un 80/90% di commenti negativi si passò a pochi commenti spesso ancora negativi e molto volgari (qui si!); ma non potevano essere accusati gli storditi perché censurati (...tutelati dalla dirigenza....).
Nel frattempo, stranamente, due storditi DJ della Radio Monegasca pubblicamente solidarizzarono con il gruppo RSSCP. Che strano: non venne comminata loro alcuna reprimenda e/o sanzione!
Revocata la censura, i dirigenti dovettero pensare a nuove iniziative per far sì che il gruppo non si sfaldasse nel tempo ma rimanesse vivo nella protesta in attesa dei dati di ascolto che avrebbero sancito il fallimento della star parmense.
Ecco quale fu il piano che diabolicamente ordirono: un dirigente si lasciò pubblicamente intervistare difendendo Platinette e dicendo che andava accompagnata per mano in questa sua nuova esperienza e che chi protestava lo faceva in modo volgare.
La reazione del gruppo non si fece aspettare e si manifestò con durissimi e civilissimi commenti nei quali venivano espresse lucide ed inattaccabili argomentazioni contro il contenuto dell'intervista e contro le quotidiane esternazioni di Platinette.
Ancora una volta i dirigenti non fallirono il colpo e pensarono alla successiva iniziativa per animare il gruppo di protesta: intimarono al gruppo di eliminare dalla loro pagina di fb la foto che ritraeva i dj di RMC  nello spot di SSCP.
Il gruppo reagì dando segni di indiscutibile vitalità che non poté che renderli felici.
Ancora: il gruppo, nel prosieguo della propria attività, aveva predisposto un proprio sondaggio su RMC dal quale emerse chiaramente tutto il disagio alla nuova programmazione radiofonica dell'emittente monegasca.
Coloro che dirigevano l'emittente non si lasciarono sfuggire l'occasione: visto il chiarissimo ed incontestabile esito del sondaggio, pensarono di riproporlo sulla pagina
ufficiale fb di RMC; non un sondaggio generico bensì mirato sul programma di Platinette.
I dirigenti infatti, mentre non potevano opporre alla loro star il sondaggio degli storditi (o come li ha offensivamente chiamati Platinette “rimbambiti”), un sondaggio ufficiale proposto da RMC avrebbe messo con le spalle al muro la Plati nazionale. Così fecero. Il sondaggio fu impietoso: un plebiscito contro la star d'altri tempi con l'aggiunta che i commenti negativi superavano il 95%! Davvero un colpo basso!
Ma non si fermarono qui: sovvertendo ogni priorità dei famosissimi giornalisti a disposizione di RMC, fecero intervistare Berlusconi da Platinette facendoLe fare la figura dello zerbino, incapace di sostenere tale impegno! Devastanti come un pugile dei pesi massimi!
In attesa dei dati di ascolto che avrebbero sancito la giusta causa per la cessazione del rapporto di lavoro tra la diva e RMC, i dirigenti della Radio si trovarono per pensare a nuove strategie per supportare il gruppo di protesta.: dapprima avrebbero impedito al gruppo di utilizzare l'espressione “Si salvi chi può”, in seguito avrebbero diffidato il gruppo dal far diretto o indiretto riferimento a RMC sulla loro pagina fb, infine avrebbero intimato lo scioglimento del gruppo.
Tutta linfa per mantenere la protesta viva. Chi mai avrebbe potuto sostenere che RMC solidarizzava con il gruppo di protesta? Nessuno!
Poi sarebbero arrivati i dati di ascolto con il conseguente divorzio a costo zero dalla sublime star.
Mi svegliai di soprassalto al fastidioso gracchiare della radiosveglia: erano le 7.05 ed erroneamente era ancora sintonizzata su RMC.
Mi accorsi che, purtroppo, era stato solo un sogno...o forse no...

Alfo


mercoledì 13 febbraio 2013

Festival di Sanremo … Crozza quando la satira si satura !


Sono anni che non guardo in diretta il Festival di Sanremo e quindi solo questa mattina alle prime luci dell’alba ho guardato ciò che mi interessava della prima puntata dell’avvenimento più importante di RAI 1, la rete ammiraglia del servizio pubblico nazionale.
Sapevo della presenza di Crozza e proprio a lui era dovuto in massima parte il mio gesto di pigiare il tasto rec del decoder, essendo curioso di vedere quale sarebbe stata la portata del suo monologo, del resto ormai sono anni che le canzoni al festival costituiscono solamente il contorno di una proposta televisiva che per rincorrere spasmodicamente anno dopo anno  l’audience e gli inevitabili dati d’ascolto si è di fatto snaturata.
Seguo Crozza con una certa continuità non fosse altro perché in ogni puntata di Ballarò tocca a lui il ruolo di apripista con la sua copertina e devo dire che il più delle volte ho trovato i suoi siparietti da 10 minuti o giù di lì gradevoli per non dire addirittura qualche volta esilaranti.
Che poi si sappia quali siano le sue tendenze politiche poco importa perché nel suo ventaglio di copertine messe in onda su Rai 3 non ha risparmiato nessuno, magari soffermandosi alcune volte più su alcuni personaggi del centro destra ma vista la sua radice politica mi è sempre sembrato un fatto fisiologico e poi a dire il vero personaggi come Formigoni si autocandidano da soli ad essere sbeffeggiati.
Ieri sera però Crozza ed i suoi autori hanno commesso un paio di errori imperdonabili, errori che solitamente si commettono quando si è troppo sicuri di sé.
Ma vediamoli questi errori : il primo è di sicuro quello di non aver valutato che il palco dell’Ariston e la platea televisiva a cui ci si rivolge calcandolo non è quella di Rai 3 o di LA7 e tutto un altro mondo con un suo pubblico ben identificato, chi siede in sala non è il solito pubblico semi telecomandato degli studi televisivi ma è quello che in buona parte segue da sempre il festival.
Il secondo errore decisamente più grave del primo è quello di aver voluto iniziare il monologo da  Berlusconi e qui un ruolo importante lo hanno giocato gli autori che hanno messo in bocca a Fazio un annuncio di quelli da segnare sul calendario, per chi di mestiere fa l’autore, e cioè la frase : “ di Bonaiuti,Verdini,Cosentino e Aznavour … il titolo è  Formidable canta Silvio B. “ , un autentico incipit da 10 e lode per dare il via ad una parodia sul Cavaliere, ma al tempo stesso con Crozza che scendeva le scale già truccato da Berlusconi l’incipit si è trasformato in un zolfanello acceso che di fatto ha saturato l’ambiente togliendo il respiro a Crozza che andava avanti per forza d’inerzia ma di fatto non faceva ridere nessuno.
Sarebbe bastato invertire l’ordine dei personaggi trattati e forse non sarebbe successo niente, oppure no, resta il fatto che Crozza aveva fatto una parodia quasi simile per l’intera copertina della puntata di Ballarò di domenica sera e francamente replicare le stesse battute a distanza di due giorni può avergli fatto pagare pegno.
Diciamo che quella di ieri sera non è stata per Crozza una delle sue performance più riuscite anche perché una volta sedati i contestatori e  ripreso il monologo il tutto si è trascinato avanti replicando un qualcosa di già visto e sentito.
Poco importa se alla fine il Crozza sia stato salutato da un caloroso applauso del pubblico, un gesto che è sembrato più un atto dovuto per la sua indiscussa professionalità che non per la sua esibizione.

Doubleg

martedì 12 febbraio 2013

Nasce www.menuallacarta.com un nuovo sitoblog di Giuseppe Genta


Dentro l’uovo di Pasqua quest’anno gli affezionati lettori dei miei Blog troveranno un nuovo sito web nato con  la volontà di poter fornire un ulteriore spazio online dove ogni lettore potrà diventarne il protagonista.
Sarà un sitoBlog dedicato al mondo della cucina e del buon mangiare, scriveremo insieme di Ricette & sapori, consiglieremo insieme i nostri Ristoranti preferiti o quelli da evitare in Italia e all’estero per fare in modo di non mangiare dove ci capita ma in un ristorante che qualcuno di noi ha già provato e quindi può consigliare o meno.
Avremo poi uno spazio dedicato ai “ racconti di cucina “ dove racconteremo  le nostre storie su tutto quello che aleggia intorno al magico mondo che si racchiude all’interno di una cucina, chi di voi non ha un racconto da proporre?
Ricorderemo insieme quelli che per ciascuno di noi in base alla propria collocazione geografica sono “ i piatti di una volta “, quei piatti che è nostro preciso dovere tramandare ai nostri giovani perché non venga mai meno quel rispetto delle tradizioni che nella cucina il più delle volte è il vero segreto del saper mangiare bene.
E poi ancora illustreremo insieme i  “ viaggi del gusto “, segnalando tutti quegli itinerari del gusto che ci porteranno nei nostri viaggi ad unire la nostra sete di conoscenza a quella altrettanto importante di poter comprendere e gustare i prodotti tipici che ciascuna delle nostre mete saprà offrirci.
E ovviamente tantissime ricette che ci aiuteranno a conoscere nuove o vecchie interpretazioni di : antipasti freddi e caldi, primi piatti di pasta fresca o secca, risotti, minestre e zuppe, secondi piatti di carne rossa o bianca, o di pesce, uova, verdure e legumi, le salse, le insalate e i dolci.
Chi di voi non ha le sue ricette preferite? Quelle che vi riescono meglio! E allora perché non condividerle con altri amici che potranno provarle e commentarle in una sorta di scambio culinario che non porterà altro che una ventata di nuovo sulle nostre tavole.
I tempi sono quelli che sono e quindi ecco che bisognerà fare attenzione ai costi ed allora può veramente essere interessante per ognuno di noi proporre le proprie ricette semplici o complicate che siano ma con un occhio di riguardo per il borsino della spesa.
Online all’indirizzo www.menuallacarta.com troverete la homepage provvisoria del nuovo sito dalla quale attraverso il riquadro “ Collabora con noi “  cliccando su ricette e recensioni potrete avere accesso al box e-mail per l’invio delle vostre ricette e delle recensioni dei ristoranti che vorrete segnalare, in modo da poterle trovare pubblicate già da subito quando il sito verrà lanciato in rete.
Le ricette verranno pubblicate inserendo il vostro nome o se preferite il vostro nickname, mentre le recensioni saranno pubblicate utilizzando esclusivamente il vostro nickname.
Potrete mandare tutte le ricette  e recensioni che vorrete, avendo per le ricette la possibilità di allegare anche una foto del piatto finito o di una fase della preparazione.

E allora non mi resta che aspettarvi  a tavola con me …

Giuseppe Genta


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lunedì 11 febbraio 2013

Lista Civica con Monti per l’Italia … il nuovo che avanza targato Fini e Casini!


Sul Palazzo della Civiltà Italiana che si trova a Roma nel quartiere dell’Eur sul travertino che lo ricopre campeggia su ogni lato la dicitura :  “ Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori “.
Meditando su questa frase viene da chiedersi per quale motivo il Presidente della Repubblica Napolitano con tutti gli scienziati, letterati e musicisti illustri che l’Italia può vantare abbia scelto proprio Monti come personalità che abbia illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario, per la sua nomina a senatore a vita.
E’ proprio da questo passaggio non secondario dell’inizio dell’ avventura tecnico-politica di Mario Monti che si riesce a capire meglio questo personaggio, un tecnico imprestato alla politica che per servire quello Stato che gli ha dato da sempre di che vivere egregiamente non ha trovato di meglio che chiedere ed ottenere una sorta di appannaggio da 25 mila euro al mese ( tanto percepisce un senatore a vita ), per poter poi rinunciare con la dovuta tranquillità allo stipendio da premier; è da questo passaggio, ripeto non secondario, che molti non hanno colto la fine “ vena politica “ insita in questo personaggio.
La sua salita in politica non è il voler soddisfare una richiesta arrivatagli dagli italiani ma è al contrario il completamento di un percorso politico iniziato nel momento stesso in cui ha assunto il ruolo di Presidente del Consiglio.
Del resto il professore è un tecnico solo sulla carta, essendo di fatto un politico di lungo corso e soprattutto “ un fine politico “ sempre attento a non inimicarsi l’apparato burocratico dello Stato e quei poteri forti che da sempre accompagnano chi gestisce il potere.
Durante il suo Governo in cui avrebbe dovuto agire in maniera tecnica sulle storture del nostro Paese, prima tra tutte il “ bubbone della spesa pubblica “ nulla ha fatto per diminuire il debito pubblico se non tartassare di tasse gli italiani per sanare le necessità della spesa corrente dello Stato; uno Stato che paga i suoi fornitori a distanza di anni mentre grazie agli interventi di questo tecnopolitico  commercianti, artigiani,imprese e lavoratori autonomi sono costretti a pagare i propri fornitori entro e non oltre i 60 giorni con il risultato che al momento in Italia chiudono 1000 imprese al giorno.
I soldi versati dagli italiani per l’IMU abbiamo visto a cosa sono serviti, ma il dato più drammatico è che questo tecnopolitico ha vietato agli italiani di spendere più di 1000 euro in contanti e poi ha permesso lui o chi per lui al MPS di fare in un giorno un bonifico da 9 miliardi di euro senza che nessuno controllasse!!
Ma la vera chicca che riguarda questo personaggio degno di essere nominato senatore a vita ( avendo illustrato la Patria per altissimi meriti in campo scientifico e sociale ) è un passaggio del suo excursus professionale che guarda caso non viene riportato in nessun suo profilo ufficiale e precisamente l’incarico che ricoprì nel VI e VII Governo Andreotti.
Correvano gli anni 1989-1992 quando l'oggi senatore a vita Mario Monti fu chiamato a ricoprire l'incarico di consulente tecnico dal Ministro del Bilancio Cirino Pomicino ( si avete letto bene si tratta proprio di Cirino Pomicino ), il debito pubblico al momento dell'insediamento di Cirino Pomicino e del professor Monti al ministero del Bilancio ammontava a 553 miliardi, 140 milioni e 900 mila euro attualizzati ad oggi.
Quando entrambi hanno finito il lavoro nel giugno 1992 il debito pubblico italiano era salito alla cifra di 799 miliardi, 500 milioni e 700 mila euro.
La differenza assoluta è stata un incremento di 246 miliardi, 359 milioni e 800 mila euro, in termini percentuali la crescita del debito pubblico sotto i saggi consigli di Monti è stata del 44,53% in tre anni.
E questo sarebbe l'uomo che dovrebbe salvare l'Italia e gli italiani !
Ma non finisce qui, perché prima di entrare a far parte del Governo Andreotti come consulente di Cirino Pomicino nel 1988 viene nominato dal Governo De Mita e dal Ministro del Tesoro Giuliano Amato membro del Comitato Spaventa sul debito pubblico.
Stiamo parlando di un personaggio che venticinque anni fa si occupava non gratis ma a pagamento per le sue competenze tecniche per conto del Ministero di debito pubblico e oggi dopo cinque lustri questo tecnopolitico sarebbe il nuovo che avanza? E per di più accompagnandosi a politici del calibro di Fini e Casini che siedono entrambi in Parlamento dal 1983, trenta anni!
Cirino Pomicino in occasione della sua nomina a Premier ebbe a dire “ il professore? È stato il mio principale collaboratore quando ero Ministro del Bilancio del Governo di Giulio Andreotti “ e questo la dice lunga sulle referenze su cui può contare il professore.
Di sicuro non è uno sprovveduto tutt’altro, anche perché sono ormai una trentina di anni che tra una consulenza o un incarico istituzionale è sempre riuscito ad essere a libro paga delle istituzioni prima in Italia e poi in Europa dove ha ricoperto l’incarico di Commissario Europeo dal 1994 al 2004, percependo quando era in carica uno stipendio di circa 300 mila euro all’anno ed oggi un vitalizio di circa 9000 euro al mese lordi.
Ma che sia un politico di lungo corso e quindi navigato, lo si avverte anche dalla vicenda che ha visto coinvolta sui principali quotidiani la sua portavoce Elisabetta Olivi che svolgendo il ruolo di portavoce di Monti e quindi di un promotore di una lista che concorrerà alle prossime elezioni politiche si vede pagato il suo stipendio non da Monti o dal suo ufficio elettorale ma dalla Commissione Europea grazie ad una prassi comune nota come “ distaccamento “ che usata in questo caso in maniera distorta consente al senatore a vita di non farsi carico direttamente dello stipendio della sua collaboratrice ma di metterlo a carico di tutti gli italiani.
Il senatore Monti si presenta fiducioso e speranzoso alla ormai imminente competizione elettorale convinto di poter ottenere un successo in termini di voti che gli consenta di proseguire nel suo ruolo di Presidente del Consiglio e per fare ciò sa benissimo che dovrà allearsi con il PD, con quel PD di Bersani che giura e spergiura di non guardare ad un governo d’intesa con Monti.
Ma il nodo cruciale della campagna elettorale che porterà al voto è quello di capire quanti siano gli italiani che si augurano invece che la colazione di Monti composta dalla sua lista civica, dall’Udc di casini e dal FLI di Fini non raggiunga nemmeno il 10% necessario per entrare in Parlamento e a sentire i tartassati non sembra una possibilità così remota!

Alla prossima … con il PDL di Berlusconi

Doubleg



mercoledì 6 febbraio 2013

RMC ... non perde il vizietto di CENSURARE

Sono mesi che non commento più sulle pagine di RMC e su quella di Si Salvi Chi Può, in pratica da quando ero stato censurato insieme ad altri amici, oggi ho avuto il piacere andando a visionare la pagina di Si Salvi Chi Può su RMC di scoprire di non ESSERE  di nuovo GRADITO essendomi preclusa  la possibilità di commentare e di cliccare su " mi piace " . Poveretti ! ma non lo sanno che io sono solito scrivere con una matita con l'anima di grafite " praticamente eterna " ( tipo le copiative delle elezioni ) per la precisione un modello " MARTINI 1866 ". Si mettano il cuore in pace un foglio su cui scrivere dei loro comportamenti lo troverò sempre, fosse anche un rotolo di carta igienica.

Doubleg

martedì 5 febbraio 2013

Verso le elezioni … PD il partito vittima del suo apparato!

Con il passare degli anni ho avuto modo di comprendere la portata di un fenomeno che da sempre ha caratterizzato questo partito, il suo “apparato“.
Ero un giovanotto appena diplomato quando fresco di nomina della Corte di Appello di Genova, seguendo  le orme paterne, fui chiamato a svolgere l’incarico di Presidente di seggio in uno dei 100 e passa seggi elettorali della mia città, Savona.
In quell’occasione e per molte altre volte ancora entrai a stretto contatto con quello che in allora era il vero e proprio apparato del partito in sede locale, un gruppo di iscritti alle sezione di quartiere dell’allora PCI più vicina al seggio elettorale che con una precisione quasi cronometrica per ben tre volte nell’arco della giornata dedicata alle operazioni di voto arrivavano sulla porta di ciascun seggio elettorale per portare colazione,pranzo e cena agli scrutatori e rappresentanti di lista di fede comunista.
Ma il momento in cui questo sottobosco umano del partito dava il meglio di sé era quando a spoglio elettorale terminato, attraverso una fitta rete di telefonate inviate dal telefono pubblico della scuola che ospitava i seggi elettorali i responsabili di zona trasmettevano in tempo reale i risultati elettorali seggio per seggio, fatto questo che consentiva alla segreteria cittadina del PD di poter comunicare a meno di un ora o poco più dal termine dello spoglio i risultati definitivi certi quasi al 100%.
Poi con la scomparsa di Berlinguer ed il passare degli anni, anche l’apparato subì di pari passo quella trasformazione della politica che divenne sempre più un connubio tra correnti, intrallazzi e giochi di palazzo che non risparmiò nessun partito compreso il PCI.
Ecco quindi che a quel popolo di militanti fatto di tanti volontari e volenterosi rimase il compito di promuovere e gestire le Feste dell’Unità, mentre nelle segreterie cittadine e provinciali del partito poco alla volta cominciarono ad arrivare i funzionari di partito espressione  di questa o quella corrente politica o di questo o quel capo corrente o leader nazionale del partito.
Il Pci diventato attraverso varie mutazioni ad essere il PD di oggi è riuscito in occasione delle recenti “ primarie “ per eleggere il candidato premier per le elezioni politiche di febbraio a farsi del male con le sue stesse mani, impedendo di fatto a Matteo Renzi di vincere la competizione con il segretario Bersani.
Molti diranno che non è così, ma ve lo immaginate in un PD con Renzi candidato premier che fine avrebbero fatto i vari leader che da anni sono ai vertici del partito, i vari D’Alema, Veltroni,Bindi, Finocchiaro.
La vecchia guardia del partito ha fatto quadrato intorno a Bersani e non ha voluto fare quello che sarebbe stato utile per il partito ma forse anche per l’Italia; se Renzi avesse vinto le primarie Berlusconi non si sarebbe rifatto avanti in prima persona ( non a caso quest’ultimo ha aspettato prima di proclamare la sua discesa in campo i risultati delle primarie ben sapendo che in caso di vittoria di Renzi per lui non ci sarebbe stata alcuna chance ).
Succede così che per l’ennesima volta il PD si trovi grazie alle sue scelte dissennate a rimettere in gioco una vittoria finale che prima delle primarie veniva data sicura al 100%.
Il Pd paga la presenza di personaggi ingombranti quali D’Alema che intervistato anni fa da Fazio alla domanda su quanto costasse un litro di latte non seppe trovar di meglio che farfugliare qualcosa di non percettibile, un personaggio che puntualmente in ogni tornata elettorale che vede protagonista il PD esce dalla porta per poi rientrare dalla finestra, come in questa tornata elettorale dove si dice stia pregustando l’incarico di Ministro degli Esteri nel nuovo Governo o quello ancora più ambito di Commissario Europeo.
Su Veltroni che dire se non che è da un pezzo che doveva essere in Africa a curare le sue opere di volontariato ed invece pur essendo passati parecchi anni da quando ha smesso di essere il Sindaco di Roma ( che avrebbe dovuto essere il suo ultimo incarico politico) lo ritroviamo oggi più che mai pronto per vedersi assegnato un ruolo non secondario nell’eventuale nuovo governo della sinistra.
Sulla Bindi e la Finocchiaro basterebbe ricordare che sono due tra le parlamentari a cui il partito ha dovuto concedere la delega per continuare a sedere nel prossimo Parlamento dove siedono rispettivamente in maniera ininterrotta da 18 anni e mezzo la prima e da oltre 25 anni la seconda.
Queste due parlamentari saranno forse ricordate dall’opinione pubblica non tanto per la loro attività politica quanto per il loro presenzialismo televisivo; la pasionaria democristiana ora nelle file del Pd sarà ricordata per i complimenti del Presidente Berlusconi, mentre la Finocchiaro ha dalla sue due chicche non trascurabili : le foto che la ritraggono a far la spesa all’Ikea con tanto di scorta e la battuta da “ vergogna “ pronunciata a Porta a Porta in cui profferì : “ ma qui stiamo parlando di donne parlamentari della Repubblica mica di bidelle “.
Ora tornando a Renzi, se fosse stato lui il candidato premier del Pd non vi sarebbe stata storia perché lui avrebbe rappresentato veramente il nuovo e avrebbe saputo andare a cogliere molti voti anche al di fuori dell’ambito della sinistra.
Purtroppo non è andata così e si sa che le disgrazie non vengono mai da sole, per cui in questi giorni il PD viene travolto dallo scandalo del Monte dei Paschi di Siena e da quello per certi versi ancora più grave dei consiglieri regionali del PD della Regione Lombardia indagati per aver usato i soldi dei rimborsi elettorali per pagarsi di tutto e di più.
Lo scandalo del MPS è sotto gli occhi di tutti e la magistratura farà le sue indagini e trarrà le conclusioni, quello che ne esce fuori è un quadro desolante in cui emergono tre valutazioni di fondo su cui riflettere :
- la prima è quella che il Governo Monti ha imposto agli italiani di non spendere in contanti più di 1000 euro per volta generando non poche difficoltà e di fatto comprimendo i consumi, mentre al MPS è stato consentito di fare un bonifico da 9 miliardi di euro in un giorno senza che nessuno controllasse! Ma dove erano la Banca d’Italia, il Ministro dell’economia Grilli ed il premier Monti?
Per la cronaca la Dott.ssa Tarantola oggi Presidente RAI era in Banca d’Italia, e il Ministro Grilli era direttore generale del Ministero del Tesoro;
- la seconda è che appare del tutto evidente che il PD sta perdendo credibilità su questa vicenda e la riprova ne è il fatto che nello stesso giorno a distanza di poche ore il segretario Bersani dichiarava : “ il PD con il MPS e con Mussari  non c’entra nulla “, mentre il Presidente del Copasir D’Alema affermava : “ del resto Mussari lo abbiamo cacciato noi dal MPS “;
- la terza è che durante la campagna elettorale delle primarie del PD quando Bersani attaccò Renzi sui suoi sostenitori fruitori di paradisi fiscali il Sindaco di Firenze gli rispose : parliamo di banche e finanze!
Ma il vero scandalo che scuote il Pd è quello dei rimborsi elettorali dei suo consiglieri regionali della Lombardia che siedono sui banchi dell’opposizione.
Ora anche la persona meno avvezza ai fatti della politica sa che il ruolo di chi fa opposizione in un organismo istituzionale è quello di svolgere una funzione di controllo su chi ne esercita il potere amministrativo e politico e cioè la maggioranza; diventa quindi del tutto incredibile che un consigliere dell’opposizione si macchi delle stesse irregolarità che sono state contestate a chi esercitava il governo della Regione.
Ma la cosa veramente deprecabile è che molti di questi consiglieri del PD indagati sono stati ricandidati alla prossima tornata elettorale, e poco importa ora dire che se nel caso fossero eletti e venissero riscontrate responsabilità a loro carico non esiteranno a dimettersi.
Tra questi consiglieri regionali del PD indagati ve ne è uno che sembrerebbe si sia fatto rimborsare un barattolo di nutella del costo di 2,70 euro, si avete letto bene 2 euro e 70 centesimi!
E sono proprio questi 2 euro e 70 centesimi che dimostrano a che livello sia giunta oggi in Italia la politica, una politica dove chi dovrebbe controllare che non si rubi si fa rimborsare dai cittadini italiani un barattolo di Nutella!
Il Pd con questi ultimi episodi in cui è coinvolto con alcuni suoi dirigenti o simpatizzanti ( è il caso di Mussari ) in vicende di utilizzo di soldi pubblici poco chiare sta dimostrando di non essere diverso dagli altri partiti e quindi viene visto non come un alternativa credibile ma di fatto come una sorta di continuità con la politica del magna magna.
Del resto giusto per completare il quadro dei comportamenti del Pd basta vedere l’atteggiamento che i suoi parlamentari hanno tenuto in occasione della “Legge mancia “, quella che distribuisce tra le altre cose ai parlamentari di tutti partiti una cifra da utilizzare per promuovere le proprie attività istituzionali nei loro collegi elettorali ( uno scherzetto da 100/150 milioni di euro ); i parlamentari del PD avrebbero potuto votare contro e quindi di conseguenza non utilizzare per principio i soldi assegnati a ciascun gruppo parlamentare ed invece si sono astenuti, perché? Per poter anche loro usufruire di tanta grazia ricevuta … e come al solito a pagare sono gli italiani.
Che dire poi delle eventuali alleanze politiche a cui sarà chiamato il PD nel dopo elezioni nel caso non ottenesse la maggioranza nei due rami del Parlamento?
A leggere gli ultimi sondaggi gli elettori del PD si sono espressi al 60% favorevoli ad una alleanza con Monti per governare il Paese e questo dato se da una parte fa capire in maniera chiara e limpida da che parte starà il PD pur di governare l’Italia dall’altra potrebbe allontanare dal partito quel 40% di elettori che non vedono di buon occhio un governo con il tecnico-tassatore Monti, per cui sarà interessante vedere se questo 40% di elettori non decida di cambiare il proprio voto.


Alla prossima con … la lista Civica di Monti


Doubleg


venerdì 1 febbraio 2013

RMC … la fierezza di essere uno Storditello!


Ieri sera ho ascoltato nel corso del programma Anteprima News di RMC l’intervista effettuata al Presidente Berlusconi che è stato ospitato dall’emittente monegasca per essere sottoposto al fuoco di fila di domande degli intervistatori Massimo Valli e Platinette, si avete letto bene si tratta proprio della Plati-Nazionale quella che per la gioia degli ascoltatori e degli speaker storici di RMC dal mese di settembre scorso è arrivata nella Radio di Gran Class per trasformarla in Radio Trash cosa che le sta perfettamente riuscendo visto la emorragia di ascoltatori che nel frattempo hanno rivolto l’orecchio verso altre stazioni radio.
Devo dire con tutta onestà che mentre sentivo l’intervista nel silenzio del mio studio immerso tra libri e giornali e con davanti a me il ritratto di Audrey Hepburn nel suo tubino nero di Givenchy mi veniva da sorridere pensando al modo con cui sono stati trattati i tanti ascoltatori Storditi che nel mese di settembre iniziarono la loro protesta nei confronti di RMC per aver relegato il loro programma preferito Si Salvi Chi Può alle 5 del mattino per lasciare spazio al programma Plati-Network, e guardando negli occhi l’attrice che più di ogni altra ha rappresentato l’idea dell’essere “Chic” mi sono sentito fiero più che mai di essere uno Storditello!
Ma ci pensate che i dirigenti di RMC hanno avuto il coraggio di censurare sulla pagina facebook dell’emittente decine di ascoltatori, compreso il sottoscritto, per il solo fatto che in maniera garbata e civile chiedevano il ritorno di SSCP alla 7 del mattino e ieri sera mentre andava in onda l’intervista al Presidente Berlusconi comparivano sotto le sue foto stile Clark Gable una moltitudine di commenti degli ascoltatori che sbeffeggiavano il Presidente e censuravano il comportamento di RMC!
In fondo non si tratta altro che di una storia triste dove gli Storditelli che hanno dimostrato in maniera aperta e leale il loro amore verso la Radio del cuore sono stati sbeffeggiati e derisi perfino in diretta da chi ieri sera con la sua intervista a mo’ di zerbino ha regalato a RMC l’umiliazione di essere ridicolizzata dai suoi ascoltatori.
Parlare dell’intervista poco importa, chi ha avuto modo di ascoltarla ha potuto rendersi conto di quanto fosse preconfezionata e senza alcun tipo di contraddittorio e poco importa se la Plati nazionale ha voluto precisare in apertura che lei non ha mai incontrato il Presidente Berlusconi pur facendo parte della scuderia dei volti televisivi di Mediaset, forse in quel momento ha perso un’ ottima occasione per tacere, ma si sa che il tacer non è per lei ma è altrettanto vero che di fessi in giro ce ne sono più pochi!
Per il resto che dire se non che il buon Severgnini non ha trovato di meglio che eclissarsi con la scusa che la sera prima aveva già parlato con la nipote del cavaliere, Luna Berlusconi, dietro le quinte del programma “ le invasioni barbariche “ ma chissà che il paladino delle twitterviste non abbia subito la stessa censura che questo modesto giornalista con la g minuscola che si diverte a scrivere “ un pensierino strampalato ogni tanto “  a suo tempo ha subito da RMC? 
Se così fosse mi rimane una magra consolazione, io le mie critiche sulla pagina di RMC le ho scritte mentre invece al twitterista non è stato consentito di fare nemmeno una domanda al Cavaliere!
In fondo alla fine … sono le piccole soddisfazioni … che ti rendono più vivibile la vita!
Ciao Storditelli….

Doubleg