mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale, Luisella!


Ma chérie Luisella hai proprio ragione, a quanto pare, non è vero quel che si dice...."lontano dagli occhi lontano dal cuore" anzi no "lontano dal microfono lontano dal cuore".
Capita infatti che nonostante la direzione di RMC ti abbia in maniera poco elegante spento il microfono durante la settimana i tuoi ascoltatori ti dimostrino tutto il loro affetto votandoti come vincitrice della Coppa Speaker RMC sulla pagina facebook dell’Official Fan Club di RMC, dove per inciso ogni volta che appare un post a te dedicato i contatori delle visualizzazioni salgono alle stelle!
Oggi che va di moda dare i numeri chissà quale sarà il segreto di un successo che dura inalterato da 44 anni, o se vuoi 524 mesi o meglio ancora 16331 giorni!
Su di te si è scritto di tutto e di più, ma credo che il vero segreto del tuo successo sia quello di essere rimasta “ quella di sempre “, una persona solare che ha saputo essere in tutti questi anni per milioni di ascoltatori una voce amica o meglio ancora un distributore di gocce di serenità.
Lo scorso anno sul palco del teatro Toselli di Trieste quando ti hanno consegnato le Cuffie d’Oro ( un vero e proprio premio alla carriera ) si è capito dalle tue parole, nel momento della premiazione, cosa possa voler dire vivere un amore lungo una vita!
La tua semplicità, il non essere mai al di sopra delle righe e l’amore per il tuo lavoro ti hanno accompagnato in tutti questi anni e concordo con Platinette quando di te dice “ quando ascolto la voce di Luisella mi viene sempre da pensare al sole, anche quando guardando dalla finestra fuori piove”.
Non sono mai stato tenero nel recente passato con l’attuale dirigenza di RMC non fosse altro per il fatto che negli ultimi dieci anni è stata incapace di frenare l’emorragia di ascolti che ha confinato l’emittente monegasca agli ultimi posti tra le radio italiane e lo sono ancor meno oggi che non riesco a trovare nessuna giustificazione al fatto che tu non possa andare in onda quotidianamente con un programma tutto tuo.
Siamo a Natale e dovremmo si dice essere tutti più buoni, ma forse sarebbe meglio essere cattivi a Natale e buoni tutto l’anno ne guadagnerebbe il mondo intero!
Credo però che a Natale al di là dell’essere buoni o meno buoni, ognuno di noi dovrebbe fare mentalmente un bilancio dell’anno che si avvicina alla conclusione per capire se qualcosa non è andato per il verso giusto o peggio se abbiamo commesso degli errori.
Ecco io mi auguro che anche chi sta ai piani alti di Largo Donegani abbia avuto modo di fare un remake delle decisioni prese e si renda conto di quanto tu possa essere ancora importante per RMC e per quanti ti seguono con immutato affetto da sempre!
Buon Natale, Luisella!


lunedì 24 novembre 2014

RMC verso la filodiffusione, NO grazie!

Acque agitate nei corridoi dell’emittente monegasca dove dalla ripresa della “regular season “ dopo la pausa estiva  sono circolate voci sempre più insistenti sulle difficoltà economiche che sembrerebbe attraversare il Gruppo Finelco, tanto da indurre qualche Cassandra che si aggira nei meandri della radiofonia meneghina a ipotizzare possibili ed imminenti tagli sul personale oltre ad un quasi inevitabile passaggio di proprietà entro il primo semestre 2015 della maggioranza  delle quote azionarie ad un novello Tohir ( presumibilmente spagnolo ) con il pallino della comunicazione via radio.
Se questi rumors saranno confermati  appare del tutto strano apprendere che ai piani alti di Largo Donegani gli scienziati della comunicazione che operano h24 nell’Ufficio Complicazioni Affari Semplici si accingano a mettere mano ad una vera e propria rivoluzione del palinsesto che dovrebbe far trovare agli ascoltatori sotto l’albero di Natale ( ma qualcuno ipotizza già dai primi di dicembre ) una radio quasi totalmente votata alla messa in onda di sola musica giusto per andare incontro a quanti amano il genere “ filodiffusione “ che per la cronaca vide la luce in Italia il 5 gennaio 1959.
Sul fatto che i responsabili di Radio Monte Carlo abbiano dilapidato negli ultimi dieci anni un patrimonio incredibile di ascoltatori è cosa risaputa e trova conforto nei dati forniti ciclicamente dalle indagini sulla rivelazione degli ascolti dove l’ex radio di Gran Class puntualmente perde consensi, come nel caso dell’ultima indagine relativa al periodo 18 giugno/30 settembre 2014.
Viene quindi da chiedersi se non sia il caso di lavorare per lasciare agli eventuali nuovi proprietari una radio fatta bene ed al passo con i tempi piuttosto che un qualcosa che saprebbe di vecchio come la filodiffusione.
Ho scritto a più riprese da semplice ascoltatore che ritengo deleterio il lavoro che sta facendo chi dirige l’Ufficio Complicazioni Affari Semplici di RMC e se fosse vera la notizia di un imminente cambio di programmazione improntata verso una radio di solo musica mi viene spontaneo fare alcune riflessioni al riguardo non certo con la speranza che possano essere condivise ma giusto perché rimangano a futura memoria nella malaugurata ipotesi che il voltar pagina della radio porti ad un fuggi fuggi repentino e traumatico dei già pochi ascoltatori.
La radio rappresenta nella vita di tutti i giorni il più grande mezzo di comunicazione che si possa immaginare, in grado non solo di trasmettere ma anche di ricevere, capace di far sentire qualcosa all’ascoltatore ma anche di farlo parlare mettendolo di fatto  in relazione con altri.
In tutti questi anni ha mantenuto il fascino di televisione senza immagini, capace di creare un rapporto duraturo con l’ascoltatore ( fatto molto importante da un punto di vista pubblicitario ) e con il grande pregio di poter essere ascoltata ovunque e in ogni momento della giornata, anche durante lo svolgimento di altre attività.
La radio è un insieme di voci e suoni, non è qualcosa di chimico ma piuttosto alchimia nel senso che ciò che esce dall’altoparlante o dalle cuffie non è una formuletta perfetta dettata dal cervello ma è anche e soprattutto qualcosa che nasce dal cuore.
A chi muove le fila a RMC consiglierei di dare una guardatina ad una copertina del popolare “ Saturday Evening Post “ del 1922 che riporta il dipinto “ Listen,ma!” del popolare illustratore Norman Rockwell ( a lui è dedicata una mostra a Palazzo Sciarra a Roma fino a febbraio 2015 ) in cui la musica e il piacere di ascoltare ciò che viaggia nell'etere sembrano la cifra dominante dell’illustrazione.
Mi chiedo anche se i direttori di RMC abbiano ben chiaro chi siano i propri ascoltatori visto che tra il milione e 222 mila fedelissimi ormai rimasti, ben 1 milione e 51 mila persone hanno più di 25 anni e notoriamente si sa che il pubblico maturo preferisce la radio parlata al contrario di quello giovanissimo che predilige la sola musica.
Dispiace dover fare un analisi, che può apparire impietosa, di una radio che per rinnovarsi non trova di meglio che tarpare le ali agli speaker che verranno relegati ad un ruolo di robot pre-programmati a cui sarà concesso di annunciare il titolo del brano che andrà in onda e nulla più.
Quando si tocca il fondo del barile di solito le colpe vengono equamente distribuite tra quanti hanno contribuito, ciascuno per la propria parte, a generare il disastro; è fuor di dubbio che le responsabilità maggiori siano ascrivibili a chi ha retto il timone della nave che affonda ma anche l’equipaggio non è esente da colpe non fosse altro per non aver fatto nulla per far cambiare rotta ad una nave che prima o poi avrebbe incontrato sulla propria rotta la secca dove arenarsi.
Non a caso tempo addietro avevo definito l’emittente monegasca come una sorta di appezzamento di terra dove ciascun speaker coltivava il suo orticello, senza curarsi di ciò che avveniva al di fuori del proprio fazzoletto di terra ed oggi che l’aria si fa pesante può non essere più così importante andare in onda affacciati sul porticciolo più bello d’Europa o far parte del ristretto numero di speaker “ che sanno solo loro fare la radio “ perché quando in gioco c’è il proprio posto di lavoro forse si capisce che c’era tempo e spazio per fare qualcosa prima …

lunedì 13 ottobre 2014

Caro Renzi, ma quale burocrazia?


Dopo lo spottone che il Premier Renzi ha fatto domenica pomeriggio alla nazione dalla sua pagina facebook  nel quale ha spiegato per benino che la colpa del disastro genovese è da addebitarsi al complesso di intralci burocratici che non hanno permesso la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del Bisagno ecco che spunta fuori ( anticipata dal Tg La7 e pubblicata dal Fatto quotidiano ) la lettera inviata al Premier Renzi il 5 agosto 2014 dai legali della ditta che avrebbe dovuto realizzare i lavori.
Lettera che è rimasta senza risposta!
Caro Renzi, ma quale burocrazia! Lei che ha messo in piedi uno staff super tecnologico che cura nei minimi particolari lanci di tweet, slide e quant’altro possa promuovere a dismisura la sua immagine non è nemmeno in grado di avere un sottoposto che sappia distinguere l’importanza di una comunicazione come quella inviata dagli avvocati genovesi!
Povera Italia, siamo veramente al ridicolo!


Questa la copia della lettera indirizzata al Premier Renzi e pubblicata da il Fatto quotidiano.


Cliccare qui per visualizzarla 

sabato 11 ottobre 2014

Caro Renzi, Genova piange e lei dov’è?


Caro Premier era il 1° di giugno quando lei presenziando al Festival dell’Economia a Trento annunciò come anticipazione del suo futuro “ passo dopo passo “ il varo dello “ Sblocca - Italia “ uno strumento innovativo “ che lascerà fare alla gente quel che vuol fare e consentirà di sbloccare interventi fermi da 40 anni “.
Per rendere più roboante la notizia aggiunse: “ domani scriverò a tutti i sindaci per chiedere di individuare sul loro territorio le questioni bloccate". Sarà una cabina di regia a palazzo Chigi, con un responsabile ad hoc, a guidare l'azione sul territorio e tutti i Sindaci entro 15 giorni dovranno scrivere a Palazzo Chigi indicando i problemi locali.
Da quel giorno sono passati quattro mesi, mentre ne sono passati quasi otto da quando lei è diventato Premier e tra slide, lanci di twitter e 21 richieste di fiducia in Parlamento per il suo Governo ha trovato anche il tempo per recarsi in visita ufficiale a Tunisi, in Vietnam,Cina e Kazakistan, in America  e non da ultimo il tour aziendale di questi giorni in Emilia Romagna che si è concluso a Medolla con il comizio elettorale a favore del candidato del Pd Bonaccini alla guida della Regione.
Genova piange e lei nelle stesse ore in cui il capoluogo ligure è per l’ennesima volta in ginocchio non trova di meglio che recarsi a fare un comizio elettorale per il suo partito anziché andare a far visita ad una città martoriata dalla scellerata condotta dei politici che l’hanno amministrata negli ultimi vent’anni e che guarda caso sono della sua stessa parte politica.
Tre anni fa a esondare furono gli stessi torrenti che hanno provocato la piena in queste ore; il sindaco di allora Marta Vincenzi e altre cinque persone sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo plurimo, disastro, falso e calunnia.
Ma lo sa caro Renzi che i lavori di contenimento e gli interventi di messa in sicurezza dei torrenti che sono nuovamente esondati sono fermi da allora!
Ha sentito caro Renzi le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco: “L’allerta? Non era compito del Comune. Se l’allerta fosse stata data, avremmo adottato le misure adeguate. In assenza di un’allerta avevamo pattuglie che stavano monitorando la situazione” o quelle del Governatore Burlando che ha prontamente precisato che alla Regione non possono essere addebitate responsabilità di nessun genere.
Caro Renzi lei che ama così tanto rottamare una classe politica “superata” e non al passo con un Premier che sogna un Paese cool e smart ( ma che a quanto sembra poi richiama al suo fianco il governatore Errani ) ha presente il ruolino di marcia di chi amministra la città di Genova e la regione Liguria?
Claudio Burlando è stato consigliere comunale di Genova dal 1981 al 1993, assessore ai trasporti dal 1983 al 1985, vice-sindaco dal 1990 al 1992 e sindaco dal dicembre 1992 a maggio 1993.
Dal 1996 al 2006 è stato deputato della Repubblica eletto in Liguria, mentre dal 1996 al 1998 ha ricoperto l’incarico di Ministro dei Trasporti e dal 2005 a oggi è Presidente della Regione Liguria.
Marco Doria dal 1978 al 1985 è stato consigliere di circoscrizione nel quartiere genovese di Albaro e poi consigliere comunale di Genova dal 1990 al 1993, mentre ricopre la carica di Sindaco dal maggio 2012.
Caro Premier capisco che sia più facile andare a raccogliere gli applausi a un comizio elettorale piuttosto dei fischi che le avrebbero riservato i cittadini genovesi, ma visti i ruolini di marcia dei due amministratori che hanno avuto in passato e al presente responsabilità dirette nella gestione della città di Genova credo che in attesa di una sua visita ai cittadini genovesi sarebbe opportuna una sua telefonata ai diretti interessati con l’invito come capo del Governo a dimettersi!

venerdì 10 ottobre 2014

Genova l’ennesimo disastro!

Sono passati 44 anni dalla tremenda alluvione del 1970 e ciclicamente la città della lanterna è sottoposta ad alluvioni che la mettono in ginocchio e rendono i cittadini impotenti verso l’ennesima esondazione annunciata.
Tre anni fa la stessa storia e chi avrebbe dovuto fare nulla ha fatto, e puntuale come sempre parte il teatrino dello scaricabarile, non è stata lanciata l’allerta, il Comune non ne può niente e via dicendo mentre la città è nuovamente in ginocchio e la gente stufa di dover salvare il salvabile senza che ancora una volta le istituzioni abbiano messo in atto interventi strutturali per prevenire una tale catastrofe.
Ma questa è l’Italia di una classe politica  che in 44 anni non è riuscita a risolvere i problemi di Genova e di tutte quelle città “ a rischio”  disseminate per la penisola.
E’ l’Italia che paga 40 euro al giorno a un extra comunitario per mantenerlo servito e riverito ( con tanto di fornitura di sigarette ) in Hotel a spese degli italiani, è l’Italia il cui premier va a festeggiare la festa di San Francesco per conquistare qualche copertina o passaggio tv ma che nulla fa per sbloccare i lavori necessari per scongiurare simili tragedie annunciate, è l’Italia in cui il ministro dell’Ambiente di turno  arriva sempre sul posto della tragedia il giorno dopo ma non vi torna mai dopo un anno per vedere cosa realmente si sia fatto per risolvere il problema, è l’Italia la cui classe politica pensa unicamente ai propri interessi personali o di partito e mai e poi mai a quelli del territorio di appartenenza, ragion per cui la “casta” mal gradisce che si voti con le preferenze perché grazie proprio alle preferenze i cittadini di Genova potrebbero mandare a casa chi nulla ha fatto in tutti questi anni per la città, la provincia o la regione che si onora di rappresentare in Parlamento!
Da ligure e da italiano non posso che dire VERGOGNA!

domenica 5 ottobre 2014

Rivogliamo Luisella Berrino in onda tutti i giorni su Radio Monte Carlo


Ilpensierinodellasera ha lanciato una petizione indirizzata a : Alberto Hazan editore e proprietario del Gruppo FINELCO, Direttore artistico di Radio Monte Carlo, Station manager di Radio Monte Carlo.
Lo scopo della petizione è quello di far ritornare la " voce storica " di Luisella in onda tutti i giorni dai microfoni di Radio Monte Carlo.

Per firmare la petizione clicca qui

martedì 23 settembre 2014

RMC … a proposito di ascolti

In un momento non facile per la radiofonia italiana che ha dovuto registrare nell’ultimo anno un calo di quasi 2,5 milioni di ascoltatori il mese di settembre dovrebbe avere per gli addetti ai lavori e per gli ascoltatori il sapore del nuovo  fatto di novità editoriali capaci di portare aumenti negli ascolti e soprattutto soddisfare le aspettative dei fedelissimi.
Chissà perché RMC ad ogni inizio di stagione ci mette del suo per rendere le cose inevitabilmente complicate, e quest’anno giusto per complicare ancora di più una situazione già di suo piuttosto ingarbugliata ha pensato bene di non annunciare i cambiamenti di palinsesto che sono avvenuti quasi in sordina a partire da lunedì 15 con l’arrivo di Valli e Porticelli a sostituire la banda di No Comment capitanata da Debora Villa ma soprattutto ha lasciato cadere nel mistero più fitto la probabile defezione di Teocoli e la ventilata cancellazione dal palinsesto dell’Alfonso Signorini Show e di conseguenza dell’appuntamento giornaliero con Luisella.
Non so quale strategia editoriale segua l’attuale dirigenza di RMC ma credo che una tale situazione non renda merito per prima cosa agli speaker che sono chiamati a svolgere il loro lavoro in pratica senza rete e tantomeno agli ascoltatori che meriterebbero una maggiore considerazione non fosse altro per l’attaccamento che dimostrano verso un emittente che galleggia da anni all’ultimo posto della classifica degli ascolti tra le emittenti nazionali.
Fatta questa importante premessa e visto che comportamenti del genere creano disinformazione e possono portare a interpretazioni sui generis sui dati di ascolto attribuiti ai vari programmi è utile a mio parere analizzare in maniera analitica i dati degli ascolti relativi al primo semestre del 2013 e del 2014 in modo da capire come vengano distribuiti nell’arco della giornata gli ascoltatori dell’emittente monegasca.
Per capire cosa voglia dire oggi ascoltare RMC credo sia utile vedere prima di tutto come la ascoltano il milione e 222mila fedelissimi e troviamo che 334.000 la ascoltano da casa, 795.000 fuori casa e 96.000 sia in casa che fuori.
Tra chi la ascolta fuori casa è interessante sapere che : 756.000 la ascoltano in automobile, 106.000 sul luogo di lavoro, 5.000 in un negozio, 15.000 in un centro commerciale, 3.000 in uno studio professionale, 9.000 in un locale pubblico, 13.000 in un luogo pubblico all’aperto e 12.000 in altri luoghi.
La ascoltano 676.000 maschi e 546.000 femmine, mentre l’età degli ascoltatori è così ripartita : 14-17 78.000, 18-24 93.000, 25-34 113.000, 35-44 255.000, 45-54 309.000, 55-64 200.000, Over 64 174.000.
Il grado di istruzione dei fedelissimi è così ripartito: Laurea 254.000, Diploma 462.000, Licenza media inferiore 398.000, Licenza elementare/nessun titolo 108.000.
Tra le professioni troviamo : Imprenditore, libero professionista 66.000 -  Artigiano, commerciante, agricoltore 134.000 - Dirigente, quadro, funzionario 87.000 - Impiegato, insegnante 280.000 - Operaio, commesso, agricoltore 169.000 -  Casalinga 88.000 - Studente 135.000 - Pensionato 165.000 - Non occupato 98.000.
I dati che ho analizzato ( fonte Radio Monitor GfK Eurisko ) si prestano a diverse letture ma l’aspetto da prediligere è quello che tende a raffrontare nei due semestri presi a campione le differenze di ascolti per singola fascia oraria, seguito dal raffronto del quarto d’ora medio per singolo programma e in ultimo quello relativo alla comparazione per fasce di 3 ore.
Vi è poi anche un dato che indica per il semestre 2014 il miglior risultato in termini di ascolti ottenuto da ogni singolo programma, ma questo indice è puramente indicativo perché la densità degli ascoltatori varia a seconda della fascia oraria di riferimento, il che vuol dire per esempio che sicuramente alle 10 del mattino vi sono in generale più ascoltatori ( inteso come dato assoluto ) che alle 14 o alle 21.

ASCOLTI PER FASCE ORARIE di 3 ore
( primo dato =2013 * secondo dato = 2014 )

6/9      434.000 / 372.000      - 62.000
9/12    389.000 / 395.000      + 6.000
12/15  276.000 / 279.000      + 3.000
15/18  379.000 / 386.000      + 7.000
18/21  291.000 / 255.000      - 36.000
21/00  109.000 / 103.000      - 6.000

ASCOLTI PER SINGOLA FASCIA ORARIA 
( primo dato=2013 * secondo dato=2014)

5/6      11.000 / 14.000        + 3.000
6/7      63.000 / 42.000        - 21.000
7/8      214.000 / 175.000    - 39.000
8/9      283.000 / 256.000    - 27.000
9/10    191.000 / 205.000    + 14.000
10/11  212.000 / 232.000    + 20.000
11/12  210.000 / 226.000    + 16.000
12/13  118.000 / 138.000    + 20.000
13/14  108.000 / 130.000    + 22.000
14/15  153.000 / 125.000    - 28.000
15/16  137.000 / 143.000    + 6.000
16/17  196.000 / 179.000    - 17.000
17/18  217.000 / 230.000    + 13.000
18/19  155.000 / 138.000    - 17.000
19/20  131.000 / 111.000    - 20.000
20/21    87.000 /   74.000    - 13.000
21/22    45.000 /   35.000    - 10.000
22/23    54.000 /   62.000    +  8.000
23/24    54.000 /   39.000    - 15.000

MEDIA ASCOLTI per ¼ d’ora medio per programma
(primo dato=2013 * secondo dato=2014)

Si Salvi Chi Può                          35.000 / 23.000     - 12.000
No Comment                            142.000 / 126.000   - 16.000
Signorini Show                         150.000 / 158.000    +  8.000
In Tempo reale                         116.000 / 132.000    + 16.000
Teo in Tempo reale                  150.000 /  167.000   + 17.000
In the music Patty & Desi           89.000 / 85.000      - 4.000
Kay is in the air                       113.000 / 107.000    - 6.000
Nick the NightFly                     126.000 / 114.000    - 12.000
Anteprima News/ Valli&Porty      65.000 / 55.000      - 10.000

MIGLIOR RISULTATO ottenuto da singolo programma 
in singola ora nel 1° semestre 2014

No Comment dalle 8 alle 9                        256.000
In Tempo Reale dalle 10 alle 11                232.000
Nick the Nightfly  dalle 17 alle 18              230.000
Teo in tempo reale dalle 11 alle 12            226.000
Signorini Show dalle 9 alle 10                   205.000
Kay is in the air  dalle 16 alle 17               179.000
In the music Patty&Desi dale 13 alle 14     130.000
Valli & Porticelli dale 19 alle 20                 111.000
Si salvi chi può  dalle 6 alle 7                     42.000

Questi dati impongono alcune riflessioni inevitabili, la prima è quella che il programma No Comment ha perso nei confronti del programma di Platinette qualcosa come 66.000 ascoltatori e 16.000 ascoltatori nel ¼ d’ora medio, un dato non trascurabile e significativo per un Morning Show che dovrebbe portare fieno in cascina; quindi a fronte di questo dato negativo, su cui credo abbiano pesato non poco certe scelte redazionali ( specie negli ultimi mesi )  la non riconferma della Villa e di tutta la Crew ci sta, perché perdere quasi 70.000 ascoltatori in una fascia in cui bisognerebbe acquistarne 100.000 non regge editorialmente.
Altro ragionamento va fatto per l’Alfonso Signorini Show, un programma che ha guadagnato 14.000 ascoltatori rispetto all’anno precedente e registra un ulteriore aumento di 8.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio diventando con 158.000 ascoltatori di media una sorta di garanzia.
Credo che a fronte di un tale risultato sia oltremodo azzardato non riconfermare Signorini e con lui Luisella la vera anima di RMC  che per migliaia di ascoltatori è molto più di una voce amica.
Su Luisella si è scritto di tutto e di più ma io credo che non sia mai abbastanza non fosse altro per il fatto che per lei RMC è stato il vero grande amore della sua vita e credo che una radio che si rispetti dovrebbe consentirle di terminare nel migliore dei modi quel percorso iniziato tanti anni fa e che la porterà il prossimo anno a festeggiare i 45 anni insieme a RMC, privarla oggi della gioia di poter ricevere giornalmente l’affetto dei suoi tanti fan sarebbe un autogol pazzesco ma soprattutto una caduta di stile incredibile verso una professionista che ha rinunciato a fior di proposte per rimanere fedele al suo pubblico e alla sua radio.
Negli ultimi dieci anni la dirigenza di RMC ha dilapidato un patrimonio in termini di ascolti incredibile ma ha potuto contare sempre e comunque sullo zoccolo duro dei suoi fedelissimi, credo però che l’affetto e la stima che tantissimi ascoltatori hanno nei confronti di Luisella potrebbe trasformarsi in uno tsunami di proporzioni incredbili e ho dei seri dubbi che quell’atollo che una volta raffigurava RMC in una pubblicità con la scritta “ Rmc un’isola fra le onde “ possa uscirne indenne!

Doubleg




lunedì 22 settembre 2014

Cuffie d'Oro 2014 il trionfo di Radio Maria - RMC a mani vuote

Sabato sera il Politeama Rossetti di Trieste ha ospitato il “Gotha” della radiofonia italiana in occasione della 4^ edizione del Premio Cuffie d’oro 2014.
Sul palco a fare gli onori di casa i due ideatori della manifestazione Charlie Gnocchi e Fabio Carini accompagnati dalla triestina e olimpionica di scherma Margherita Granbassi.
Sul palco del politeama si sono avvicendati per le numerose premiazioni quelli che dalle due giurie, tecnica e popolare, sono stati ritenuti i personaggi vincenti della passata stagione radiofonica tecnica tra cui Fiorello e Baldini, Linus, Platinette, Giuseppe Cruciani, Pierluigi Pardo, Fernando Proce, Rossella Brescia, Claudio Sabelli Fioretti.
Ma la vera rivelazione di quest’anno è stata Radio Maria e il suo direttore Padre Livio che si sono aggiudicati il premio assegnato dalla giuria popolare ( che ha espresso 126 mila voti totali ) come My Best Radio “ Radio Maria “ con 19735 voti e My Best Celebrity “Padre Livio” con 16866 voti, mentre l’altro premio popolare è andato a La Zanzara Radio 24 che è risultato essere il My Best Show con 5613 voti.
Padre Livio assente per una breve indisposizione ha raccontato in un intervista il successo di questa radio ( capace di raccogliere oltre 430 mila fan sulla propria pagina social ) e dei propri ascoltatori che a quanto pare hanno raccolto l’invito rivolto loro da Padre Livio, che nei giorni precedenti la votazione on-line aveva lanciato dalla pagina social di Radio Maria il messaggio “ vota e fai votare radio Maria e Padre Livio”.
Un successo che ha dell’incredibile ma che fa capire se ancora ve ne fosse bisogno l’importanza dei social come mezzo di comunicazione.
L’esatto contrario di ciò che sta facendo Radio Monte Carlo che ha trasformato la propria pagina social in una sorta di galleria fotografica in cui far vedere al proprio pubblico le seppur belle immagini di Montecarlo nelle varie sfaccettature della giornata partendo dall’alba al tramonto, il tutto accompagnato da foto di cani&gatti e da massime e aforismi di cui l’universo social trabocca.
Il risultato? Sul palco del politeama Radio Monte Carlo non è stata nemmeno menzionata e questo fatto la dice lunga del perché l’emittente monegasca sia all’ultimo posto degli ascolti.
Per la cronaca nelle tre precedenti edizioni delle Cuffie d’oro Radio Monte Carlo è salita sul palco grazie alle vittorie nel 2011 e 2012 dell’Alfonso Signorini Show e nel 2013 per il premio Voce Energy Lei assegnato alla mitica Luisella Berrino.
Guarda caso due personaggi, Signorini e Luisella, che inspiegabilmente quest’anno sembrano non trovare più spazio nella programmazione giornaliera di questa emittente che anno dopo anno non finisce di stupirci per scelte editoriali a dir poco suicide, non da ultima proprio quella di togliere il piacere ai fedelissimi di RMC di poter gustare ogni giorno la voce amica di Luisella.

Doubleg

giovedì 28 agosto 2014

RMC è tempo di Make-up! E se tornasse a fare la Radio, quella vera!

Verso la fine di agosto di solito cominciano a circolare in rete i primi “ rumors “ su quelli che saranno i palinsesti della prossima stagione radiofonica e come prevedibile l’emittente monegasca non si sottrae a questo appuntamento che coinvolge anche quella parte di fedelissimi ascoltatori che anno dopo anno pregustano di poter vedere uscire la radio del cuore dalla posizione di stallo in cui si è cacciata per quanto riguarda quei dati d’ascolto che la vedono perennemente all’ultimo posto tra le emittenti radiofoniche nazionali.
A dire il vero lo scorso anno di questi tempi nella Radio di Gran Class i giochi erano già stati fatti non fosse altro per il fatto che il 26 agosto andò in onda la prima puntata del nuovo morning show “ No Comment “ condotto da Debora Villa e dal trio composto da Didoni, Andreoli e Sambucco, al contrario sembra che quest’anno le idee non siano ancora del tutto chiaro mentre alcuni “rumors” parlano di  una non riconferma di Teocoli, Signorini e della Villa con tutta la banda degli storditi.
Che regni un po’ di confusione ai piani alti lo si capisce anche dal comunicato che la direzione del gruppo Finelco ha rilasciato all’Agenzia Giornalistica Italiana in merito ad una presunta crisi economica che investirebbe il gruppo.
Nella nota d’agenzia  in perfetto “ politichese “ si legge tra le altre cose che  “ anche Radio Monte Carlo quindi  si rinnova con un nuovo progetto editoriale che niente ha a che fare con la crisi economica. I personaggi coinvolti, tra cui Alfonso Signorini, ne sono al corrente, e collaborano con la direzione artistica per contribuire a questi cambiamenti ".
E’ evidente che RMC se vuole veramente uscire dalla palude in cui si è cacciata non possa fare a meno di tornare alle origini e mandare in onda “la Radio” quella vera, capace di trasmettere a chi la ascolta le giuste emozioni.
Il vero problema, a meno che non sia di natura economica, non è allontanare questo o quel televisivo o bandire il gossip, perché scorrendo le nomination delle Cuffie d’Oro si trovano quasi esclusivamente personaggi che fanno anche la radio ma che hanno raggiunto la popolarità attraverso la Tv; non sarà un televisivo o un gossipparo a cui viene affidato un programma di un’ora a incidere in maniera rilevante sui gradimenti giornalieri.
Al contrario diventa indispensabile ottimizzare la presenza nel palinsesto degli speaker attualmente in dotazione andando a sfruttare al meglio le caratteristiche che ciascuno di loro è in grado di offrire in determinate fasce orarie e giusto per capire mi chiedo se abbia un senso mandare in onda Kay Rush alle 15 o peggio ancora Nick the Nightfly alle 17.
Certo prima di pensare alla prossima stagione sarebbe opportuno fare una riflessione su quella appena conclusa, ma credo che ai piani alti non sia passato inosservato il fatto che in termini di ascolti l’arrivo della Villa non abbia portato i risultati sperati così come l’intera fascia pomeridiana dalle 15 alle 19 abbia fatto pensare ad una sorta di camomilla party!
Ascolto RMC da illo tempore e credo che sia ingeneroso fare un paragone tra quella che fu la radio di Gran Class e quella di oggi non fosse altro perché viviamo in epoche diverse e differenti sono le personalità dei protagonisti di oggi e di ieri dietro i microfoni.
Se però per un giorno mi venisse chiesto di creare un palinsesto ad hoc per la prossima stagione mi verrebbe da scrivere :
- dalle 5 alle 7 ( considerato che RMC raccoglie nel quarto d’ora medio 90 ascoltatori ) possono essere all’ascolto 20/40 persone, per cui essendo del tutto ininfluente chi conduce il programma metterei della buona musica affidata ad una coppia di giovani speaker e soprattutto non bombarderei di notizie al risveglio chi si appresta a vivere una nuova giornata o peggio ancora sta già lavorando;
- dalle 7 alle 9 ( il programma più importante in termini di ascolto dell’intera mattinata ) proverei a fare “la Radio” alla vecchia maniera affidandomi a Valli e Porticelli che credo siano in grado di fare un programma capace di trasmettere le giuste emozioni;
- dalle 9 alle 11 lascerei carta bianca a Luisella, magari con un programma del tipo Montecarlo chiama Italia in cui possano diventare co-protagonisti gli ascoltatori;
- dalle 11 alle 13 proverei la coppia formata da Patty Farchetto e Max Venegoni;
- dalle 13 alle 15 proporrei Erina Martelli con un giovane a farle da spalla;
- dalle 15 alle 17 Di Maggio con i suoi viaggi;
- dalle 17 alle 18 lancerei un programma che interagisca con i social;
- dalle 18 alle 20 affiderei a Monica Sala e Dario Desi un programma di approfondimento sui fatti della giornata e con un taglio giornalistico;
- dalle 20 alle 22 Kay Rush;
- dalle 22 alle 24 Nick the Nightfly;
- dalle 24 alle 02  “ A luci spente “ un altro modo di vivere la notte.
Josè Samarago a proposito dei sogni scrisse “ un uomo ha bisogno di fare la sua provvista di sogni “ per cui il mio l’ho già riposto nel cassetto vicino agli altri.
Mi auguro però che il Make-up a cui si sta sottoponendo in questi giorni Radio Monte Carlo possa trovare il gradimento di quanti la ascoltano da sempre con immutato affetto!

Doubleg


martedì 26 agosto 2014

Cuffie d'Oro 2014 - a Trieste la quarta edizione

Trieste si prepara ad accogliere  il 20 settembre al Politeama Rossetti i big della radio per il Premio Cuffie d’Oro, l'unico Radio Awards d'Italia, ideato da Fabio Carini e Charlie Gnocchi e organizzato da 42K.
Giunto alla quarta edizione, il Gran Premio della Comunicazione Radiofonica e Non Solo celebrerà radio, programmi e personaggi ma garantirà anche una speciale vetrina per tutte le emittenti del Friuli Venezia Giulia con la consegna delle Cuffie d'Argento.
Quest'anno gli utenti del web avranno un ruolo fondamentale nell'assegnazione non solo dei premi alle emittenti del Fvg ma anche delle Cuffie assegnate alla miglior Radio, al miglior programma e personaggio radiofonico, mediante il voto popolare sul sito www.cuffiedoro.it dal 1 al 15 settembre.
Linus, Marco Mazzoli, Rossella Brescia, Fiorello, Giuseppe Cruciani e la coppia Cristicchi-Frassica sono solo alcuni dei big che figurano nella rosa delle nomination e che verranno sottoposti al giudizio della Giuria tecnica che assegnerà le varie Cuffie d’Oro.
Alcune Cuffie d'Oro sono già state assegnate la scorsa settimana, al giornalista Pierluigi Pardo, a Platinette ( La Cuffia d'Oro alla carriera ) e a Radio Incredibile.
Ma vediamo quali sono categorie e relative nomination:

CUFFIEDORO EMITTENTI 
Radio of the year - Premio Regione Fvg           
RTL, DJ, 105, RADIO 24, RDS, RADIO2
Music Radio – Premio Tisanoreica                   
VIRGIN, RADIOITALIA, RADIO3, M2O, CAPITAL, RMC
Web Radio                                                     
105 Hits, RMC New Classics, Virgin Radio Rock Classic, R101 Legends, RTL Viaradio, RaiWR8

CUFFIEDORO PROGRAMMI
Show of the year – Premio Comune Trieste     
DJ CHIAMA ITALIA (Dj), TUTTO ESAURITO (105), LA FAMIGLIA GIÙ AL NORD (Rtl), ZANZARA (Radio24), HIT PARADE (Radio2), FUORI PROGRAMMA (Radio1) Morning Show (5-8)    
TUTTO ESAURITO (105), BUONE NUOVE (Radio Italia), CATERPILLAR AM (Radio2), NON STOP NEWS (Rtl), TUTTI PAZZI PER RDS (Rds), DEEJAY 6 TU (Dj)
Day Show (9-19) – Premio Coraya                   
LO ZOO (105), TROPICAL PIZZA (Dj), 610 (Radio2), I CORRIERI DELLA SERA (Kiss Kiss), ALFONSO SIGNORINI SHOW (Rmc), NON C’È DUO SENZA TÈ (Capital)
Night Show (20-5) – Premio Tisanoreica          
CRAZY CLUB (Rtl), 105 NIGHT EXPRESS (105), ONE TWO ONE TWO (Dj), MOLTO PERSONALE (101), BATTITI (Radio3), MONTE CARLO NIGHTS (Rmc)
Infoteinment Program
ZANZARA (Radio24), INVIATO SPECIALE (Radio1), L’INDIGNATO SPECIALE (Rtl), TG ZERO (Capital), BENVENUTI NELLA GIUNGLA (105), UN GIORNO DA PECORA (Radio2)
Sport Program – Premio Green Europe Marathon
DJ TRAINING CENTER (Dj), MAI VISTO ALLA RADIO (Rtl), DOMENICA SPORT (Radio1), 105 AUTOGOL (105), SPECIALE SERIE A (Radio Sportiva), TUTTI CONVOCATI (Radio 24)

CUFFIEDORO PERSONAGGI
Celebrity of the year – Memorial Lelio Luttazzi          
Giuseppe CRUCIANI (Radio24), LINUS (Dj), Fernando PROCE (Rtl), Marco MAZZOLI (105), Rossella BRESCIA (Rds), FIORELLO (Radio1)
The Couple                                                   
FRASSICA-CRISTICCHI (Radio2), TONY-ROSS (105), LINUS-SAVINO (Dj), GALÈ-AMADEUS (Rtl), PAOLETTA-PATRICK (Radio Italia), FIORELLO-BALDINI (Radio1)
New Style – Premio Labeyrie   
Federico RUSSO-Marisa PASSERA (Dj), La BACI (101), Il TRIO (Rtl), Dario SPADA-FABIOLA (105), Chiara PAPANICOLAU (Rds), Giulia SALVI (Virgin)
Radio Journalist – Premio Il Piccolo    
Andrea PAMPARANA (Rtl), Giuseppe CRUCIANI (Radio24), Enrico MENTANA (Rds), Riccardo CUCCHI (Radio1), Gianluigi PARAGONE (105), Ivan ZAZZARONI (Dj)
GENERALI EcoRadio Journalist                                             
Sebastiano BARISONI  (Radio24), Debora ROSCIANI (Radio 24), Roberto PIPPAN (Radio1), Roberto ZAMPA (Radio1), Claudio MICALIZIO (Rmc), Luigi TORNARI (Rtl)

martedì 12 agosto 2014

Capitano, mio capitano da oggi sognerò di meno!


Se ne è andato il mio attore preferito Robin Williams che mi ha accompagnato per buona parte della mia vita con i suoi film che credo abbiano fatto sognare insieme a me qualche miliardo di persone nel mondo!
Mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere è stato il mio Peter Pan ma anche il mio professore, il mio dj preferito, la tata che avrei voluto avere e il mio medico-pagliaccio.
Se ne va un grande, un genio del cinema che ha saputo comunicare il suo essere attraverso le sue innumerevoli interpretazioni.
Ci ha lasciato con un battito d'ali  e se è vero come è vero che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo e altrettanto vero che la sua scomparsa è stata in grado di provocare un unanime cordoglio nel mondo intero!



lunedì 11 agosto 2014

Nel calcio italiano non cambia nulla!

Quello di oggi per chi ama il calcio è senza dubbio un brutto giorno in cui ancora una volta come spesso avviene nel nostro Paese vince chi la spara più grossa, basta poi che abbia le conoscenze giuste.
Ha vinto la parte peggiore del calcio, quella rappresentata da alcuni Presidenti di società o Amministratori delegati che sono invisi talvolta a buona parte delle loro stesse tifoserie.
L’elezione di Tavecchio non porterà alcuna novità nel mondo del calcio ma anzi lo farà sprofondare ancora di più nella palude in cui si è confinato.
Un sondaggio lanciato online in queste ore da Tuttosport sul gradimento verso il neo eletto Presidente federale non gli lascia scampo con un 94,7 % di contrari e un 5,3 % di favorevoli su di un campione ( al momento ) di 2452 votanti.

sabato 9 agosto 2014

Gianni Rivera alla Presidenza della FIGC


Nel momento di grande impasse che sta attraversando la corsa per l'elezione del nuovo Presidente della FIGC è auspicabile che i due candidati alla Presidenza facciano un passo indietro e venga offerta a Gianni Rivera la possibilità di portare il suo contributo per la ricostruzione del movimento calcistico italiano.


Firma la petizione cliccando qui

venerdì 8 agosto 2014

Riforma del Senato – Renzi #ilmiopacco per l’Italia!

Il premier Renzi incurante del ruolo delle opposizioni e del fatto che tre italiani su quattro (il 73%)  vogliono un Senato eletto dai cittadini ( sondaggio del 20 luglio commissionato dal Corriere della Sera alla Ipsos ) ha fatto approvare dal Senato della Repubblica la Riforma costituzionale che prevede un Senato delle Istituzioni composto da 100 senatori che non saranno più eletti direttamente dai cittadini.
Nei giorni scorsi Flipper Renzi aveva accusato gli attuali senatori di non volere le riforme perché attaccati alle poltrone, ma nella realtà oggi il Senato ha votato la Riforma della “paura”, non quella di perdere l’attuale poltrona ma bensì quella di garantirsi con un voto compiacente una qualche poltrona futura!
Del resto che il Governo e la maggioranza che lo sostiene, a partire dal Pd, abbiano puntato una pistola alla testa dei loro senatori durante i lavori parlamentari è un fatto accertato e la prova del nove è comparsa ogni volta che  in aula si è fatto ricorso al voto segreto che ha visto Governo e maggioranza sempre regolarmente battuti.
Il Premier Renzi da buon venditore di fumo ha voluto a tutti i costi questa riforma per poter consegnare agli italiani dopo il bonus degli 80 euro un vero e proprio pacco dono con la dedica che questa riforma cambierà l’Italia!
A cosa siano serviti gli 80 euro lo ha certificato nero su bianco l’Istat che ha parlato di “ Italia in recessione tecnica “ a fronte di un ulteriore calo del 0,2% del Pil ( il dato peggiore degli ultimi 14 anni ), mentre Pinocchietto Renzi quando enunciò il bonus fece previsioni di un +0,8% minimo.
Per la Riforma del Senato Pinocchietto Renzi l’ha buttata ancora una volta sui soldi evocando il risparmio di futuri 50 milioni di euro per le casse dello Stato!
Una goccia d’acqua a fronte di un bilancio del Senato ( bilancio consuntivo 2011) di 546 milioni di euro e di un bilancio della Camera dei Deputati ( bilancio consuntivo 2011 ) di 1 miliardo e 70 milioni di euro, per un totale tra i due rami del Parlamento di 1 miliardo 626 milioni di euro di spese annue!
I 50 milioni di euro che Pinocchietto Renzi asserisce di far risparmiare allo Stato avrebbe potuto tranquillamente risparmiarli facendo gli opportuni tagli alle spese del Senato, dove si spendono annualmente per alcune tra le innumerevoli voci :
23,5 milioni di euro di rimborsi per segretari particolari, consulenze per il Consiglio di Presidenza, cerimoniale, studi e ricerche; 8,5 milioni di euro per Comunicazioni istituzionali ( di cui 4,5 milioni per la stampa degli atti parlamentari ) – per la cronaca il Parlamento polacco ha da tempo abolito ogni forma di atto cartaceo mediante la fornitura di un Ipad a ciascun singolo deputato; 2,5 milioni di euro per l’assicurazione dei senatori; 8 milioni di euro per servizi di trasporto e spedizione; 5,5 milioni di euro per spese di pulizia e facchinaggio; 13,5 milioni di euro per la diaria ai senatori.
Appare del tutto chiaro che non sia ammissibile barattare la libertà democratica di ogni singolo cittadino a cui verrà precluso il diritto di votare i propri rappresentanti con la scusa di favorire un risparmio marginale per le casse dello Stato, non fosse altro per il fatto che a tutti i nuovi senatori le spese che sosterranno per l’esercizio delle loro funzioni verranno rimborsate dagli organi territoriali di competenza ( leggasi Regioni e Comuni) e quindi dallo Stato, oppure c’è qualcuno che immagina un consigliere regionale pagarsi di tasca propria tutte le spese che dovrà sostenere per raggiungere Roma e per soggiornarvi durante i lavori parlamentari.
E’ chiaro che si tratterà di un Senato di nominati e capace nello specifico di dare un’ampia maggioranza alla sinistra, ma vediamo con una semplice simulazione come sarebbe composto ad oggi il nuovo Senato delle Istituzioni che conterà 100 senatori di cui 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 persone illuminate la cui nomina spetterà al Presidente della Repubblica.
Partendo dai sindaci dei capoluoghi di regione avremo : 16 senatori del centro-sinistra ( Aquila, Napoli, Bologna, Trieste, Roma, Genova, Milano, Ancona, Campobasso, Torino, Bari, Cagliari, Palermo,.Firenze, Trento, Bolzano ), 3 senatori del centro-destra ( Potenza, Catanzaro, Perugia ), 1 senatore autonomista ( Aosta ), 1 senatore non presente in quanto Venezia è commissariata.
Per quanto riguarda invece i 74 senatori nominati dai consigli regionali ( ogni regione dovrà avere non meno di 2 senatori ) su base proporzionale agli abitanti di ciascuna regione dovrebbero entrare nel nuovo Senato 44 senatori di centro-sinistra e 30 senatori di centro-destra.
Avremo così un Senato delle Istituzioni in cui il centro-sinistra avrà la maggioranza assoluta con 60 senatori mentre il centro-destra potrà contare su 33 senatori, gli autonomisti 1 più i 5 di nomina presidenziale.
Questi senatori tra cui rivedremo presumibilmente Fassino, Burlando, Orlando, Vendola, Zaia, Maroni, DeMagistris, Pisapia, Nardella, Chiamparino e Serrachiani saranno chiamati tra le altre cose a votare il prossimo Presidente della Repubblica e appare del tutto evidente lo squilibrio che potrà generare una Camera di nominati dalle segreterie dei partiti.
E così mentre Pinocchietto Renzi ci dona #ilmiopacco per l’Italia il nostro Paese è in recessione e nessuno di chi lo governa a partire da chi si vanta di poter fare le riforme perché “ Silvio c’è “ ( come gli ha ricordato in aula il senatore Romani di Forza Italia ) ha uno straccio di voglia di mettere mano alle vere riforme di cui questo Paese avrebbe bisogno!

Povera Italia!


Doubleg

lunedì 4 agosto 2014

A volte ritornano ... NO al Renzismo!

In questi giorni così importanti per il futuro della nostra Repubblica il Premier Renzi, con la complicità dei senatori del suo partito e di quelli che sostengono il suo Governo in maniera palese o subdola, come i rappresentanti del Pdl, nonchè la parzialità del Presidente del Senato e del Presidente della Repubblica che hanno abdicato al loro ruolo di “super partes“, sta mandando in onda un film già visto nel 1922 quando Mussolini prese il potere nel nostro Paese.
Le premesse per un’azione del genere c’erano tutte e potevano essere intuibili e immaginabili già dal passaggio con cui Renzi liquidò a suon di twitter il malcapitato Letta, è proprio in quel momento che nasce il Renzismo.
Ma cos’è il Renzismo al di là del Dire, Fare, Amare se non una sete di potere e di ambizione sfrenata di un politico che si circonda di soggetti servizievoli e del tutto marginali nonché obbedienti e incapaci di fargli ombra e quindi mai e poi mai programmati per oscurarne la leadership!
Basti pensare a politici emergenti del calibro di Gori e Civati che dotati di un notevole carisma sono stati relegati a posizioni del tutto marginali; Gori si è dovuto auto relegare al confino come Sindaco di Bergamo e Civati è stato di fatto reso impalpabile nella direzione del Pd.
Il Renzismo nella sua prima fase di avvio è stato un mix di slogan e promesse lanciate attraverso i social elevando alla massima potenza la funzione degli hastag che raccontano di un Paese che non c’è, fatto di positività fasulla che traspare da una sorta di venerazione del “fare“ e poco importa se poi a ben vedere il fare, agire, approvare, lanciati a colpi di parole precedute da un # a mo’ di timbro non siano altro che una sorta di illusione con cui trasmettere agli elettori la sensazione che tutto cambia quando invece al contrario nulla cambia e niente si muove!
Esaurita la prima fase basata solo ed unicamente su promesse non mantenute il Premier Renzi con la complicità del Pd passa alla seconda fase del suo piano che porterà all'abolizione delle libertà democratiche e alla realizzazione di una dittatura autoritaria.
L’aspetto più assurdo e subdolo di questa manovra anti democratica è che quella parte politica che oggi è al governo, solo ieri dai banchi dell'opposizione urlava intonando Bella Ciao: La Costituzione Italiana è un capolavoro e non si tocca, giù le mani dalla Carta Costituzionale!
Un progetto che vuole minare la democrazia del Paese  dando vita a un Senato non eletto dai cittadini ma dalle segreterie dei partiti che avrà come conseguenza un Presidente della Repubblica nominato dai partiti e da una Camera eletta sui listini bloccati dei partiti.
A chi giova tutto questo? Di certo non ai cittadini perché lo stravolgimento delle regole democratiche e della Costituzione servono unicamente a prevenire futuri conflitti sociali e a conferire un potere forte ad una sola persona: il capo (a suo tempo chiamato duce) a cui in futuro sarà più facile non mantenere le promesse fatte per ottenere consensi e reprimere di conseguenza le manifestazioni di dissenso relegando ad un ruolo ininfluente le opposizioni all’interno delle istituzioni parlamentari.
Non ho vissuto in prima persona il ventennio fascista ma ho ben chiaro come il Fascismo prese il potere e lo consolidò attraverso sei semplici passaggi che ritrovo tutti, nessuno escluso, nel Renzismo :
1) NO al voto popolare ( Renzi non è stato eletto dal popolo );
2) Decide il Re chi mettere alla guida del Governo ( Renzi è diventato Premier nominato dal Presidente della Repubblica senza passare attraverso regolari elezioni );
3) Le opposizioni vengono di fatte azzerate ( è quello che sta accadendo in Senato nelle votazioni sulla Riforma del Senato );
4) Premio di maggioranza al partito che riceve più voti ( è quanto previsto dall’Italicum che assegna un premio di maggioranza spropositato al partito che vincerà le elezioni);
5) Abolizione delle preferenze ( è quanto previsto dall’Italicum che toglie ai cittadini la possibilità di indicare la preferenza per il proprio candidato mantenendo di fatto una Camera dei Deputati di nominati);
6) Abolizione di una delle due Camere ( è quello che vuole imporre Renzi con l’abolizione del Senato per sostituirlo con il Senato delle Autonomie dove i senatori non verranno più votati dai cittadini ma saranno nominati dalle segreterie dei partiti attraverso i consigli regionali; l’esatta fotocopia della Camera dei Fasci e delle Corporazioni che sostituì la Camera dei deputati dal 1939 al 1943, i cui membri non più denominati deputati ma consiglieri nazionali, non venivano eletti dal popolo, ma ne facevano parte di diritto in quanto componenti:del Gran Consiglio del Fascismo, del Consiglio Nazionale del Partito Nazionale Fascista e del Consiglio Nazionale delle Corporazioni.
Poiché a volte ritornano mi viene spontaneo dire NO al Renzismo!

Doubleg


giovedì 31 luglio 2014

Per i Marò nuovo rinvio ad ottobre, un vero e proprio scandalo!

E così è bastato un mal di pancia del Giudice per rinviare al 14 ottobre l’udienza prevista per venire a capo di quello che è uno scandalo che ridicolizza nel mondo intero il nostro Paese!
A dirla alla Renzi sono passati 897 giorni dal momento in cui i nostri militari sono stati accusati di aver ucciso due pescatori indiani e 159 giorni da quando il Premier Renzi ha assunto il governo del nostro Paese.
Questo Premier dotato di bacchetta magica per tutto ciò che è evanescente e non riscontrabile cosa ha fatto di tangibile e di concreto per riportare in Italia i due Marò? Nulla!
Ma c’è di più, cosa ha fatto in questi cinque mesi e dieci giorni il Ministro degli Esteri Mogherini che il nostro Premier vorrebbe imporre all’Europa come alto commissario agli Esteri dell’Unione Europea? Nulla!
Qui non si tratta di parlare di bruscolini o di boutade propagandistiche come la Riforma del Senato che servono per distogliere gli italiani da problemi ben più importanti come quelli evidenziati oggi dal buon Cottarelli che ha detto in maniera chiara e lampante che gli impegni che sta prendendo il Governo non hanno coperture, qui si sta giocando sulla pelle di due italiani che sono stati mandati all’estero per fare il proprio lavoro al servizio dello Stato.
Forse sarebbe il caso che Flipper Renzi si degnasse di provare a risolvere un problema che sta a cuore a tanti italiani più della Riforma del Senato, anziché andare come è andato in gita con codazzo al seguito in Vietnam, Laos e Mozambico a promuovere investimenti per miliardi di euro da parte di quell’Eni che poi chiude gli stabilimenti di Gela mandando in fumo i sogni di Enrico Mattei e di centinaia di lavoratori!
Come fare? Semplicissimo, salga su di un aereo e vada in India o si dimetta!


Doubleg

Riforma del Senato: Renzi affonda al primo voto segreto

Questa mattina a Palazzo Madama durante la votazioni sulla Riforma del Senato voluta da Renzi e dal suo Governo è successo quello che era nell’aria e che molti davano come prevedibile: il Governo è stato battuta sulla votazione con voto segreto sull’emendamento presentato dal senatore Candiani della Lega Nord ed appoggiato a quanto pare non solo dalle opposizioni ma anche da esponenti del Pd.
Questo siluro che affonda l’immagine super spaccona del Premier Renzi e del suo Governo del fare il nulla è la cartina di tornasole di quello che sta realmente accadendo da giorni nelle aule di Palazzo Madama dove oggi tutti devono prendere atto di quella che è la vera sostanza del problema che va oltre la Riforma stessa!
Ed il problema non può che essere un comportamento antidemocratico ed antiliberale di un segretario di partito nonché Premier che tiene sotto scacco i suoi senatori, ai quali come è ormai del tutto evidente è proibito votare contro le direttive imposte loro da chi governa il Paese ed il Pd.
La riprova del fatto che i senatori del Pd non siano liberi di esercitare il loro mandato di rappresentanza  lo si è visto oggi in aula nel momento in cui al primo voto segreto richiesto il Governo è stato puntualmente battuto!
Quello che è successo oggi fa capire a maggior ragione che le Camere della Repubblica devono essere elette dando ai cittadini la possibilità di esercitare la scelta del proprio rappresentante.
Ogni cittadino in un Paese democratico deve essere libero di coltivare i propri ideali ed a maggior ragione lo devono essere i parlamentari della Repubblica che devono poter sedere in Parlamento liberi da ogni e qualsiasi forma di costrizione o bavaglio che impedisca loro di esprimere liberamente i propri convincimenti.
La cannonata che ha ricevuto oggi il Governo Renzi fa di fatto cadere tutto il bel castello di carte messo su da una pseudo maggioranza che si basa su voti di fuoriusciti da forze politiche in cui sono stati votati e da un appoggio tecnico di Forza Italia che inspiegabilmente anziché fare opposizione si schiera a fianco di un Governo di sinistra con la scusa di mantenere il patto del Nazzareno.
Andreotti e prima di lui il Cardinal Mazarino hanno reso celebre una frase che fotografa alla perfezione l’attuale liaison tra Renzi e Berlusconi: “ a pensar male si fa peccato, ma spesso si ci azzecca “ e francamente qualche dubbio viene spontaneo nel pensare che al Nazzareno non si sia parlato solo di Riforma del Senato ma anche di una sorta di lasciapassare per le  vicende giudiziarie presenti, passate e future del cavaliere!
La ricetta per togliere ogni ulteriore dubbio? Andare al voto al più presto!


Doubleg