lunedì 13 ottobre 2014

Caro Renzi, ma quale burocrazia?


Dopo lo spottone che il Premier Renzi ha fatto domenica pomeriggio alla nazione dalla sua pagina facebook  nel quale ha spiegato per benino che la colpa del disastro genovese è da addebitarsi al complesso di intralci burocratici che non hanno permesso la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del Bisagno ecco che spunta fuori ( anticipata dal Tg La7 e pubblicata dal Fatto quotidiano ) la lettera inviata al Premier Renzi il 5 agosto 2014 dai legali della ditta che avrebbe dovuto realizzare i lavori.
Lettera che è rimasta senza risposta!
Caro Renzi, ma quale burocrazia! Lei che ha messo in piedi uno staff super tecnologico che cura nei minimi particolari lanci di tweet, slide e quant’altro possa promuovere a dismisura la sua immagine non è nemmeno in grado di avere un sottoposto che sappia distinguere l’importanza di una comunicazione come quella inviata dagli avvocati genovesi!
Povera Italia, siamo veramente al ridicolo!


Questa la copia della lettera indirizzata al Premier Renzi e pubblicata da il Fatto quotidiano.


Cliccare qui per visualizzarla 

sabato 11 ottobre 2014

Caro Renzi, Genova piange e lei dov’è?


Caro Premier era il 1° di giugno quando lei presenziando al Festival dell’Economia a Trento annunciò come anticipazione del suo futuro “ passo dopo passo “ il varo dello “ Sblocca - Italia “ uno strumento innovativo “ che lascerà fare alla gente quel che vuol fare e consentirà di sbloccare interventi fermi da 40 anni “.
Per rendere più roboante la notizia aggiunse: “ domani scriverò a tutti i sindaci per chiedere di individuare sul loro territorio le questioni bloccate". Sarà una cabina di regia a palazzo Chigi, con un responsabile ad hoc, a guidare l'azione sul territorio e tutti i Sindaci entro 15 giorni dovranno scrivere a Palazzo Chigi indicando i problemi locali.
Da quel giorno sono passati quattro mesi, mentre ne sono passati quasi otto da quando lei è diventato Premier e tra slide, lanci di twitter e 21 richieste di fiducia in Parlamento per il suo Governo ha trovato anche il tempo per recarsi in visita ufficiale a Tunisi, in Vietnam,Cina e Kazakistan, in America  e non da ultimo il tour aziendale di questi giorni in Emilia Romagna che si è concluso a Medolla con il comizio elettorale a favore del candidato del Pd Bonaccini alla guida della Regione.
Genova piange e lei nelle stesse ore in cui il capoluogo ligure è per l’ennesima volta in ginocchio non trova di meglio che recarsi a fare un comizio elettorale per il suo partito anziché andare a far visita ad una città martoriata dalla scellerata condotta dei politici che l’hanno amministrata negli ultimi vent’anni e che guarda caso sono della sua stessa parte politica.
Tre anni fa a esondare furono gli stessi torrenti che hanno provocato la piena in queste ore; il sindaco di allora Marta Vincenzi e altre cinque persone sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo plurimo, disastro, falso e calunnia.
Ma lo sa caro Renzi che i lavori di contenimento e gli interventi di messa in sicurezza dei torrenti che sono nuovamente esondati sono fermi da allora!
Ha sentito caro Renzi le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco: “L’allerta? Non era compito del Comune. Se l’allerta fosse stata data, avremmo adottato le misure adeguate. In assenza di un’allerta avevamo pattuglie che stavano monitorando la situazione” o quelle del Governatore Burlando che ha prontamente precisato che alla Regione non possono essere addebitate responsabilità di nessun genere.
Caro Renzi lei che ama così tanto rottamare una classe politica “superata” e non al passo con un Premier che sogna un Paese cool e smart ( ma che a quanto sembra poi richiama al suo fianco il governatore Errani ) ha presente il ruolino di marcia di chi amministra la città di Genova e la regione Liguria?
Claudio Burlando è stato consigliere comunale di Genova dal 1981 al 1993, assessore ai trasporti dal 1983 al 1985, vice-sindaco dal 1990 al 1992 e sindaco dal dicembre 1992 a maggio 1993.
Dal 1996 al 2006 è stato deputato della Repubblica eletto in Liguria, mentre dal 1996 al 1998 ha ricoperto l’incarico di Ministro dei Trasporti e dal 2005 a oggi è Presidente della Regione Liguria.
Marco Doria dal 1978 al 1985 è stato consigliere di circoscrizione nel quartiere genovese di Albaro e poi consigliere comunale di Genova dal 1990 al 1993, mentre ricopre la carica di Sindaco dal maggio 2012.
Caro Premier capisco che sia più facile andare a raccogliere gli applausi a un comizio elettorale piuttosto dei fischi che le avrebbero riservato i cittadini genovesi, ma visti i ruolini di marcia dei due amministratori che hanno avuto in passato e al presente responsabilità dirette nella gestione della città di Genova credo che in attesa di una sua visita ai cittadini genovesi sarebbe opportuna una sua telefonata ai diretti interessati con l’invito come capo del Governo a dimettersi!

venerdì 10 ottobre 2014

Genova l’ennesimo disastro!

Sono passati 44 anni dalla tremenda alluvione del 1970 e ciclicamente la città della lanterna è sottoposta ad alluvioni che la mettono in ginocchio e rendono i cittadini impotenti verso l’ennesima esondazione annunciata.
Tre anni fa la stessa storia e chi avrebbe dovuto fare nulla ha fatto, e puntuale come sempre parte il teatrino dello scaricabarile, non è stata lanciata l’allerta, il Comune non ne può niente e via dicendo mentre la città è nuovamente in ginocchio e la gente stufa di dover salvare il salvabile senza che ancora una volta le istituzioni abbiano messo in atto interventi strutturali per prevenire una tale catastrofe.
Ma questa è l’Italia di una classe politica  che in 44 anni non è riuscita a risolvere i problemi di Genova e di tutte quelle città “ a rischio”  disseminate per la penisola.
E’ l’Italia che paga 40 euro al giorno a un extra comunitario per mantenerlo servito e riverito ( con tanto di fornitura di sigarette ) in Hotel a spese degli italiani, è l’Italia il cui premier va a festeggiare la festa di San Francesco per conquistare qualche copertina o passaggio tv ma che nulla fa per sbloccare i lavori necessari per scongiurare simili tragedie annunciate, è l’Italia in cui il ministro dell’Ambiente di turno  arriva sempre sul posto della tragedia il giorno dopo ma non vi torna mai dopo un anno per vedere cosa realmente si sia fatto per risolvere il problema, è l’Italia la cui classe politica pensa unicamente ai propri interessi personali o di partito e mai e poi mai a quelli del territorio di appartenenza, ragion per cui la “casta” mal gradisce che si voti con le preferenze perché grazie proprio alle preferenze i cittadini di Genova potrebbero mandare a casa chi nulla ha fatto in tutti questi anni per la città, la provincia o la regione che si onora di rappresentare in Parlamento!
Da ligure e da italiano non posso che dire VERGOGNA!

domenica 5 ottobre 2014

Rivogliamo Luisella Berrino in onda tutti i giorni su Radio Monte Carlo


Ilpensierinodellasera ha lanciato una petizione indirizzata a : Alberto Hazan editore e proprietario del Gruppo FINELCO, Direttore artistico di Radio Monte Carlo, Station manager di Radio Monte Carlo.
Lo scopo della petizione è quello di far ritornare la " voce storica " di Luisella in onda tutti i giorni dai microfoni di Radio Monte Carlo.

Per firmare la petizione clicca qui